La sfida che metterà di fronte il Napoli di Rafa Benitez e la Lazio di Edy Reja sarà il match copertina della 33° giornata di Serie A. Sfida delicata quella che avrà luogo allo stadio San Paolo per due formazioni che non possono rischiare di mancare i rispettivi obiettivi. In casa Lazio la priorità si chiama Europa League, traguardo che dopo le ultime convincenti partite ha assunto contorni sempre più concreti per i capitolini. D’altro canto i partenopei sono intenzionati ad archiviare celermente la rocambolesca sconfitta di Parma. Gli azzurri non potranno prendere sotto gamba l’impegno: si giocherà davanti al proprio pubblico con l’obbligo di difendere il prestigio della grande squadra.
OCCASIONE HIGUAIN – Quella di questo pomeriggio potrebbe essere la partita del riscatto per Gonzalo Higuain. Le ultime settimane non sono state facili per l’attaccante argentino: la sua astinenza da gol dura infatti da 450 minuti. Numeri che non sarebbero allarmanti se si parlasse di un qualsiasi altro attaccante, ma per un bomber prolifico e di razza come il numero 9 azzurro possono sembrare un macigno. Ma il biancoceleste infiamma il Pipita che già per due volte ha punito la Lazio in questa stagione.
NON C’E’ DUE SENZA TRE – Questo incrocio ha rappresentato un punto di svolta nella stagione di Higuain in due distinte occasioni: nel dicembre 2013 interruppe un digiuno che perdurava da quattro incontri (Fiorentina, Catania, Juventus e Parma) siglando una doppietta nel 2-4 della 14° giornata che regalò la vittoria al Napoli dopo tre sconfitte consecutive. Stessa storia lo scorso gennaio, questa volta nei quarti di finale di Coppa Italia, il Pipita non timbrava il cartellino su azione da più di un mese ma si sbloccò proprio contro i biancocelesti raccogliendo una palla sporca di Callejon e siglando la rete che lancia gli azzurri in semifinale.
L’attaccante nativo di Brest è dunque determinato a lasciarsi definitivamente alle spalle il momento negativo, tramutando in foga agonistica costruttiva tutta la rabbia accumulata e il paventato nervosismo andando in gol contro la squadra che finora ha rappresentato il suo bersaglio preferito.
Antonio Allard
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