E ora dieci. Con la lode. Perché sarebbe record. Caccia alla decima. Che non è un’ossessione, pure se Rafa è di Madrid. Quella è la Champions, è il sogno Real. Questa, invece, è una coccarda da appuntarsi al petto. Un altro obiettivo. Tre primati nel mirino. Punti in campionato (78), vittorie fuori casa (9), e i gol stagionali (88). Tre record. Tutti del Napoli di Walter Mazzarri. Tutti sotto tiro. Benitez va all’attacco: l’unico modo per farli crollare. Un gol ancora e sarà pari. E da lì poi anche i 100 saranno più vicini. Segnare, e quindi vincere. Fare più di chi ha fatto la storia. Tutto si intreccia. Nove vittorie in campionato. Mazzarri c’è riuscito nella stagione 2010/2011 e in quella appena passata. Benitez a Udine può fare il colpaccio. Grosso. Da record. Sorpassarlo, insomma. Mentalità, atteggiamento tattico, consapevolezza della propria forza. In casa e soprattutto fuori.
Ventotto le reti lontano dal “San Paolo”. Higuain il bomber: 7 Pipit(a)e d’oro. Poi Callejon, cinque. E sua anche la prima rete fuori col Chievo. Tre Mertens e Pandev. Doppietta di Zapata a Catania. E due anche le reti di Insigne, Dzemaili e Hamsik. Henrique il coniglio dal cilindro al Massimino. Di Britos il gol per sempre a San Siro: 27 anni di attesa. Tabù sfatato. Napoli show, Milan ko. Tutto era però cominciato al Bentegodi, e da lì il “2” in bolletta è diventato (quasi) fisso. Napoli prepotente a Geno(v)a, spietato a Firenze, padrone a casa della Lazio, più forte del Verona, sicuro a Sassuolo, cinico col Toro, travolgente a Catania: 9 vittorie, 27 punti; e pure 4 pari. Ora il Friuli. Lo stadio della cinquina e di Lavezzi superstar. Quello delle polemiche, i cartellini, la rivalità e i gol di Totò core ‘ngrato. A Udine per la decima vittoria in trasferta. La lode, il record. Mazzarri, proprio là, si fermò dopo 15 risultati utili di fila. Rischia anche stavolta, Benitez ha messo la freccia.
FONTE Corriere dello Sport