Inter-Napoli sarà un match molto particolare dal punto di vista sentimentale. Il passato si incontrerà ancora una volta con il presente. Come lo scorso dicembre. Già precedentemente vi erano stati parecchi ex. Gigi Simoni, Salvatore Bagni, Ciccio Colonnese, Salvatore Fresi, Francesco Moriero. Tanto per citarne alcuni.
Adesso Walter Mazzarri da una parte, traghettatore degli azzurri per quattro lunghi anni e attualmente allenatore nerazzurro, il tecnico partenopeo Rafa Benitez, tecnico dei milanesi nel 2010, dall’altra.
Le avventure nelle loro vecchie squadre sono state completamente differenti. Napoli è stata una tappa importante, fondamentale per il tecnico livornese. La prima Champions, il suo primo trofeo – la Coppa Italia – nel 2012. Una crescita costante che l’ha portato ad affermarsi a livelli altissimi. Dall’Acireale al Napoli. Dalla C2 alla Champions. Dalle gare sui campetti di provincia allo Stamford Bridge.
Discorso opposto per lo spagnolo. Con già un ricco curriculum alle spalle e importanti titoli conquistati negli anni precedenti, approda all’Inter nel periodo peggiore: l’era del dopo-Mourinho, del “triplete”. Con una squadra spompata, esausta, da rifondare, che aveva vinto tutto. La sua avventura dura poco, ma nonostante l’ambiente sfavorevole e la depressione post mourinhiana, vince. Conquista ben due trofei: Supercoppa Italiana e Coppa Intercontinentale. Le cose però non vanno nel verso giusto. Dissapori con giocatori e dirigenza lo portano a cambiare aria. Lo rimpiazzerà subito dopo Leonardo. “Non ha sopportato le vittorie di chi era seduto sulla panchina prima di lui, si è fregato da solo”, ha commentato qualche giorno fa un Massimo Moratti al vetriolo. Di certo Rafa ha voglia di rivincita. In parte l’ha già ottenuta all’andata. Finì 4-2.
Tra i giocatori sono due i grandi ex, compagni di squadra nella scorsa stagione. Hugo Campagnaro tra le fila interiste. 143 presenze e 4 reti in maglia azzurra, dove si è consacrato a grandi livelli e ha conquistato anche la nazionale argentina. Goran Pandev, da tre anni al Napoli, e per una stagione e mezza a Milano, sponda nerazzurra. 68 partite e 8 gol. Due Coppe Nazionali, uno Scudetto, una Supercoppa Italiana, una Champions e una Coppa del mondo per club. Non male.
Inter-Napoli sarà anche, e soprattutto, la partita degli ex. Giocatori, allenatori, uomini che in un modo o nell’altro hanno lasciato e lasceranno il segno in entrambi i club.
Andrea Gagliotti
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