E’ una voce che dall’Inghilterra sta rimbalzando prepotentemente: Danny Welbeck, esterno offensivo del Manchester Utd e della nazionale inglese, potrebbe essere uno dei nuovi innesti del Napoli che verrà. Complice lo scarso utilizzo ad Old Trafford, il direttore sportivo Riccardo Bigon starebbe sondando l’interesse del calciatore per dare in dote a Rafa Benitez un innesto di assoluto livello per il prossimo anno. Nulla di strano, la stagione è al termine e i rumors di mercato iniziano a rimbalzare frenetici come in una partita di squash, lascia però basiti il tono dato alla notizia da un quotidiano inglese nella sua edizione online, Il Guardian nello specifico.
In un articolo dedicato alle news di mercato, a firma di tale Barry Glendenning, tra i nomi di Hernandez, Draxler, Astori, Joe Campbell e Lukaku, viene dedicata una certa attenzione al possibile flirt tra l’attaccante inglese e la società azzurra. Anche in questo caso, come già ribadito, nulla di sorprendente, se non fosse che il tono, e i termini, dedicati alla notizia si addicano più a dei beceri cori da curva piuttosto che alle colonne di un prestigioso tabloid inglese. Il quadro è eloquente: “Napoli sporting director Riccardo Bigon has let Welbeck’s agent know that Napoli are interested in signing up his client, but with Everton and Tottenham also interested, the club from one of Italy’s mafia strongholds will need to make Manchester United and Welbeck himself an offer they can’t refuse.” Per i non anglofoni, in sostanza, Bigon avrebbe contattato l’agente di Welbeck per comunicare l’interesse del club azzurro all’acquisto del calciatore dei Red Devils, ma dato l’interesse di Everton e Tottenham, il club di una delle roccaforti della mafia italiana dovrà presentare al Manchester e al calciatore un’offerta che non potranno rifiutare.
Agli insulti, come diceva Eduardo: “Rispondiamo con il nostro orgoglio” Lungi da noi non voler essere autoironici, tutt’altro, ma se l’intento era quello di dare ad un pezzo dedicato al calciomercato un tocco di humour britannico, con annessa citazione “alta” del celeberrimo Don Vito Corleone, possiamo affermare che il buco nell’acqua sia palese. Stona soprattutto il fatto che lo stesso quotidiano, in data 26 aprile, avesse dedicato alla città di Napoli uno splendido articolo(leggi qui) intitolato: “See Naples and.. you’ll find a city on rise”, sulla scia dell’antico detto “Vedi Napoli e poi..” evidenziando la rinascita culturale della città partenopea, riconosciuta dalle migliaia di turisti che anche in questi giorni affollano il capoluogo campano. Un affresco stupendo in cui si poneva l’accento sulle incommensurabili bellezze della città, sulla valorizzazione data all’arte e al patrimonio unico che questa può offrire. Lodi sperticate spaziando tra il museo di Capodimonte, il MADRE, la nuova linea metropolitana ad opera di designer e architetti di fama internazionale, le zone rese pedonali che permettono di godere al massimo di quest’indiscussa perla del Mediterraneo, con annessi complimenti alla gestione De Magistris per quanto fatto in quest’ambito.
Una linea editoriale non proprio chiarissima, insomma, o semplicemente una licenza giornalistica non proprio azzeccata. Restano i complimenti per il bell’articolo di pochi giorni fa. Su Barry Glendenning, ed il suo articolo di oggi, chiudiamo citando Rafa Benitez, che non sarà Mario Puzo con il suo Godfather, ma va bene lo stesso: “Lo stile e il buon gusto non si comprano al supermercato”
Edoardo Brancaccio
Riproduzione riservata