“Domani in campo voglio testa e cuore” Rafa Benitez docet.
Che si vinca o che si perda, la cosa importante è dimostrare di mettercela tutta. Questa è la mentalità, la scia da seguire.
Il motto del mister spagnolo è chiaro ormai a tutti, lui ama il gioco, il rischio. Solo chi osa può tentare di vincere.
Il Napoli non ha sempre dimostrato di mantenere alto il binomio testa-cuore, si sa, ma alcune partite probabilmente resteranno indelebili sia per i tifosi che per gli stessi giocatori.
Alla vigilia della sfida più importante dell’anno ricordiamo un po’ le sfide più appassionanti vissute in questa stagione.
Indubbiamente la prima è quella contro i vicecampioni del mondo, il Borussia Dortmund. La vittoria degli azzurri fece letteralmente tremare Napoli. Un inizio col botto per i nuovi di mister Rafa.
In campionato contro l’odiato Chievo, una partita rocambolesca finita 4 a 2 per i (giallo)azzurri. Ed è sempre una soddisfazione battere gli scaligeri.
In casa della Fiorentina, la sfidante di domani sera, gli uomini di Benitez, anche se con un po’ di polemiche, portarono i tre punti a casa, zittendo tutti quelli che alzavano cori contro il popolo napoletano e il povero San Gennaro.
Ovviamente quella in casa contro l’Inter dell’ex Mazzarri resterà impressa per molto, molto tempo.
In Champions sempre, in casa del Marsiglia nessuno probabilmente dimenticherà il super goal del giovane Zapata. Alzi la mano chi credeva che proprio lui potesse fomentare le speranze azzurre dopo la sconfitta inglese contro l’Arsenal.
Il percorso del Napoli è proseguito tra alti e bassi ma paradossalmente è proprio nella partita che vede il Napoli fuori dagli ottavi di Champions nella gara contro l’Arsenal che si vede la squadra migliore: sempre attenta, cinica sotto porta e che ha reso orgogliosi i propri tifosi, i quali nonostante tutto, hanno applaudito i loro beneamini anche nel post partita. Insieme alle lacrime sincere di Higuain, il supporto dei presenti allo stadio diede consapevolezza dell’amore puro, viscerale con il Napoli.
Tante sono le gare ricche di gioia anche nel girone di ritorno: contro il Verona, la Lazio in Coppa Italia e in campionato.
Contro la Roma in Coppa Italia fu l’apoteosi: il 3 a 0 secco e la felicità di avere al San Paolo, Diego Armando Maradona.
La vittoria contro la Juventus, che è da sempre considerata non una partita ma la partita.
Insomma, l’anno del Napoli è stato comunque ricco di soddisfazioni, lacrime amare e di gioia.
Domani sera l’Olimpico sarà tinto per metà d’azzurro, sperando che sia quella parte dello stadio a tornare vincitrice in “patria”.
“Chi lotta con il cuore non può mai perdere“. Napoli, ora tocca a te. Non dimenticarlo.