Il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, è intervenuto nel corso della trasmissione “Siamo tutti CT” in onda sulle frequenze di Radio Kiss Kiss Italia.
Incontro con il Pontefice? Papa Francesco è un grandissimo Papa per la sua generosità, semplicità. Siamo arrivati insieme alla Fiorentina ed è stata una bellissima riunione, una grande atmosfera. Vedere quest’uomo che da importanza sociale allo sport, al calcio, fa immensamente piacere.
Voto alla stagione del Napoli? Do i massimi voti. Non era facile, dopo un quadrienno di crescita, cambiare modulo, allenatore e 13 giocatori. Tanti innesti nuovi dopo gli addii di Lavezzi e Cavani; modalità di gioco diversa, abbiamo cambiato modulo con il 4-2-3-1, il più giocato nell’Europa che conta e quindi ci dobbiamo uniformare.
Questo cambiamento ha creato dei problemi, perché non tutti erano abituati a questo nuovo sistema di gioco. In particolar modo i centrocampisti. Tante dinamiche sono complesse da capire. Capisco il tifoso che vuole vincere ha sempre ragione. Tiene per la sua squadra del cuore e il parere non si può mettere in discussione. Io ho la coscienza a posto, ho portato a Napoli un grande allenatore, che ha portato giocatori che sono cresciuti e che sono diventati pezzi da novanta. Sono convinto che il prossimo anno si farà ancora meglio.
Questa sera giochiamo questa finale di Coppa, una partita importante, con due squadre che vengono dalla serie C, che sono fallite e hanno ricominciato sotto l’egida di due famiglie e che hanno dimostrato di essere due grandi squadre, con grandi allenatori. Vinca il migliore!
Stagione positiva a prescindere dalla Coppa Italia. Il mio parere non cambierà questa sera. E’ una stagione di passaggio, di assestamento.
Che partita sarà? Mi auguro, e lo dico ai giocatori, di comportarsi in maniera corretta e giocare assolutamente per il piacere dei presenti e coloro che ci guardano da casa loro sia in Italia che dal mondo. Dobbiamo assolutamente dare un’immagine di un calcio bello, potente, spigliato, ma di un calcio anche e soprattutto educato nel rispetto delle regole.