Tre sussulti, tre squilli, tre messaggi d’amore partono dal San Paolo e arrivano direttamente a Roma, lì dove un napoletano sta giocando la partita più importante della sua vita. Il Napoli batte il Cagliari, brinda al terzo posto e alla qualificazione ai preliminari di Champions in un San Paolo con poca voglia di festeggiare, scosso ancora dalle scene di sabato e dalla battaglia mediatica che si sta abbattendo sull’intera città. Eppure il Napoli ci ha provato a riportare gioia e sorrisi sugli spalti, prima mostrando al pubblico la Coppa vinta in quel di Roma, poi con i gol di Pandev, Callejon e Dzemaili.
NAPOLI D’ASSALTO – Gli azzurri entrano in campo col piglio giusto e provano subito a rendersi pericolosi. Al terzo minuto la porta sarda viene assediata da Hamsik, Dzemaili, Mertens e Pandev che si divertono a tirare al bersaglio grosso trovando però sulla loro strada la muraglia sarda che salva a più riprese la porta di Silvestri. La partita però si blocca, il Napoli prova a far male, il Cagliari prende in mano il pallino del gioco e gioca sotto ritmo non esponendosi troppo. La fiammata che dà vita al quarto d’ora di passione azzurra arriva al 27esimo con Dzemaili che tenta il super gol ma Silvestri, con l’aiuto della traversa, sventa la minaccia. Nemmeno trenta secondi ed è ancora l’elvetico a liberarsi in area e calciare sul primo palo, ma ancora il giovane portiere sardo smanaccia in corner. Il Cagliari indietreggia sotto i colpi del Napoli che prima sfiora il gol con Fernandez di testa, poi passa con Mertens che realizza il calcio di rigore procurato con una magia da Goran Pandev. Compleanno con gol per il belga, applaudito da tutta la torcida azzurra. Il Cagliari non punge e si affida solo agli strappi del potente Ibarbo, troppo poco però per mettere in difficoltà un Napoli piccante e libero da ogni costrizione di risultato. Callejon sale in cattedra nel finale di tempo prima, facendosi anticipare in area da Murru a pochi passi da Silvestri, poi suggellando una grande azione corale, aiutata anche dal tacco involontario di Astori, servendo Pandev che trova il tap-in del raddoppio. Il primo tempo finisce col Napoli avanti 2-0.
RIPRESA DI FUOCO – L’intervallo non basta al Napoli per calmare la sua fame di gol, nè al Cagliari per riordinare le idee e l’inizio di secondo tempo è un monologo azzurro: al 53esimo Pandev irride ancora una volta Astori, salta Silvestri che in tuffo lo butta giù. Rigore ed espulsione per il giovane portiere. Hamsik prende la sfera e il San Paolo esplode: tutti aspettano il suo gol ma, appena Avramov si sistema tra i pali, il suo tiro sbatte sulla traversa. Delusione sul volto dello slovacco, incapace di ribaltare un’annata che ha avuto poche luci e tantissime ombre. Gli azzurri però non demordono e trovano il tris con Dzemaili, bravo a catapultarsi per primo su una corta respinta di Avramov dopo un contropiede terrificante dei partenopei. Benitez concede il debutto in maglia azzurra a Colombo, al posto di un Reina affaticato, e minuti importanti a Radosevic e Zapata. La partita scorre via senza grandi emozioni, con il Napoli che prova con alcune fiammate di Hamsik e del colosso colombiano a rendere il risultato ancora più rotondo, accendendo gli animi dei calciatori cagliaritani. Si chiude così, con un perentorio 3-0, il campionato del Napoli al San Paolo. Il pubblico abbraccia la squadra per l’ultimo applauso e dedica i suoi ultimi canti a capitan Hamisk e a Ciro, il tifoso napoletano che tutta Fuorigrotta vuole riabbracciare al più presto.
Sabato Romeo
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