Benitez e Mazzarri. Mazzarri e Benitez, il confronto tra i due allenatori è sempre vivo. Il passato e il presente del Napoli, due modi completamente diversi di approcciare le partite. Il tecnico livornese, con la difesa a tre, ripartenze veloci e tanta fisicità. Lo spagnolo con il 4-2-3-1, calcio offensivo e possesso palla.
Nostalgici di Mazzarri e “Rafaeliti”, i tifosi azzurri si riconoscono spesso in una delle due categorie. Ma al di là dei gusti personali e dei sentimentalismi, i numeri parlano chiaro: il madrileno è sempre in vantaggio.
MEDIA PUNTI E VITTORIE – 9, il record di vittorie di trasferta per l’allenatore toscano. 10, al primo anno, per Benitez. Anche la media punti è superiore: 2 a partita contro 1,74 nell’intero periodo di Walter Mazzarri.
RETI FATTE E SUBITE – La media realizzativa tra il 2009 e il 2013 è stata di 1,63 a partita. Ben 1,90 sotto la guida di Benitez, che si appresta a stabilire il nuovo record di gol nell’arco della stagione: 100 (per ora sono 99 con una partita ancora da giocare). 1,14 la media di reti subite dal Napoli di Mazzarri, 1,08 con Benitez. Periodi e giocatori diversi, ma numeri già significativi.
UTILIZZO GIOCATORI – La gestione della rosa è completamente differente: l’ex allenatore di Chelsea e Liverpool ha schierato tutti i giocatori – 29 – mentre Mazzarri in 182 partite (tre volte e mezzo di più), 59. In proporzione molti di meno. Basta pensare al fatto che lo spagnolo ha utilizzato pochissime volte lo stesso undici.
CAMPIONATO E CHAMPIONS – Diverso, poi, il modo di gestire più competizioni. Nel 2011-2012 il Napoli affrontò alla grande la Champions League e riuscì a conquistare la Coppa Italia, ma in campionato si posizionò quinto, fuori “dall’Europa dei grandi”. Quest’anno Benitez ha vinto Coppa Italia, disputato una buona Champions e raggiunto gli ottavi di Europa League (record nell’era De Laurentiis), ma si è classificata terza, con la possibilità – in caso di passaggio del turno preliminare – di rigiocare la competizione più prestigiosa di tutte per la seconda volta consecutiva (si tratterebbe della prima volta nella storia del Napoli).
Andrea Gagliotti
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