ROMA – “Sono indignato, non riesco a capire come si possa difendere una persona che secondo me è un terrorista che ha sparato contro tre persone“. Con queste parole Giovanni, il padre del tifoso Ciro Esposito ricoverato al Gemelli, ha commentato il comportamento di chi ha esposto gli striscioni all’Olimpico, durante la partita Roma – Juve.
Oltre alle scritte in curva sud e nord, quali “Forza Daniele”, “Dajè Daniè”, in città sono comparse altre scritte in difesa di Daniele De Santis, accusato del tentato omicidio di tre supporter napoletani, e altre contro lo stesso Ciro. “Non riesco a darmi una spiegazione – ha affermato il padre – nè a trovare una logica.
Non esistono parole per descrivere queste persone”.”Mi auguro solo che i tifosi non siano tutti così – ha concluso – posso solo dire che si devono vergognare e ravvedere. Se la vedranno col Signore.” Ciro Esposito si trova ancora nel Centro di Rianimazione, dopo essere rimasto gravemente ferito negli scontri che hanno preceduto la finale di Coppa Italia.
LA DIFESA – Gli avvocati di Daniele De Santis, l’uomo accusato del tentato omicidio di tre tifosi del Napoli, chiedono di svolgere un incidente probatorio sulla pistola al fine di cristallizzare prove in caso di un processo. In particolare gli avvocati Tommaso Politi e Michele D’Urso hanno chiesto al gip Giacomo Ebner di svolgere accertamenti irripetibili sulla pistola utilizzata per fare fuoco contro Ciro Esposito e altri due supporter azzurri.
Nell’istanza i penalisti chiedono di svolgere analisi sulle impronte digitali, su eventuali tracce biologiche e di polvere da sparo e sulla provenienza dell’arma, una 7,65, che aveva la matricola abrasa. L’iniziativa della difesa di De Santis, sospende, quindi, l’avvio degli esami balistici che era stata dispostadalla procura.
Gli avvocati dell’ultra romanista hanno annunciato, infine, ricorso al Tribunale del Riesame per chiedere la scarcerazione di De Santis conosciuto negli ambienti ultrà come Gastone.
FONTE: Corriere dello Sport.