Un finale di stagione degno dell’inizio super, con una rosa sempre più matura e competitiva

In molti anzi, forse moltissimi hanno pensato che, a classifica definita, il campionato italiano era ormai finito da settimane. Quasi inutile, con gare forse “falsate” dalla grande avidità di alcune squadre di conquistare punti per la salvezza o l’Europa League ed altre già appagate che li avrebbero inconsciamente ceduti. Nessuna motivazione, nessun insegnamento, nulla da imparare, insomma. Invece, questo finale di stagione ha insegnato che è sempre tempo di arricchire il proprio bagaglio di conoscenza, esperienza e maturità, ancor più per una squadra nuova ed in progress come il Napoli di Benitez che ha vissuto questa stagione ricco di nuovi innesti, a partire proprio dal tecnico spagnolo. Sembra infatti che, da quando gli azzurri hanno blindato matematicamente il terzo posto in classifica e vinto la Coppa Italia a Roma ai danni della Fiorentina, qualcosa sia scattato nelle menti dei giocatori che hanno persino dato qualcosa in più di prima.

FIDUCIA AL TOP. L’aver alzato l’ambito trofeo sotto il cielo della capitale, battendo in finale una squadra in forma e di qualità come la Fiorentina, è stato indubbiamente un’immensa iniezione di fiducia anche per coloro che erano già ben consapevoli delle proprie qualità. Per i vari Albiol, Higuain, Reina, Henrique, Mertens, Jorginho e soci era la prima Coppa vinta sotto l’ombra del Vesuvio e per di più nella prima stagione della nuova avventura, assaporando al massimo oneri ed onori di una piazza come quella napoletana. Aver vinto qualcosa ha dato ancor più credibilità al progetto targato De Laurentiis, Benitez e Bigon, lasciando assaporare solo la prima fetta di una torta che, dal prossimo anno potrebbe essere ancor più sensazionale. Ecco che nessuno vuole più scendere dalla giostra, anzi, vuole essere ancora protagonista per sancire nuovi record e far gioire i propri tifosi.

NO STRESS. Un altro dato da non sottovalutare è che senza lo stress e le pressioni di dover per forza vincere ed ottenere l’intera posta in palio, paradossalmente si gioca meglio e si primeggia ancor più facilmente. Strani meccanismi che entrano in gioco quando non si ha più nulla da perdere e si ha la tranquillità tale di scendere in campo per divertirsi e far divertire riuscendoci al meglio. E’ proprio questo il caso di Lorenzo Insigne che, tra la finale di Coppa e gli ultimi match, complice anche la grande fiducia datagli da Benitez, sta dando ed ottenendo davvero tantissimo, motivato anche da una convocazione per il Mondiale brasiliano che potrebbe giungere in via ufficiale proprio oggi.

GRANDI ANCHE CON LE PICCOLE. Il rammarico è proprio questo: il Napoli sta giocando bene e sta vincendo contro tutte, eliminando quella spocchiosità e quei timori reverenziali che l’hanno fatto stentare contro le piccole durante tutto l’arco della stagione, definendo poi il gap che tutt’oggi c’è con Juventus e Roma. Avesse giocato come l’inizio e la fine della stagione, molto probabilmente la squadra di Benitez avrebbe seriamente attentato ai primissimi posti della graduatoria. Ma inutile piangere sul latte versato: gli errori saranno importanti per non ricommetterli in futuro, sapendo bene cosa migliorare e su cosa puntare per vincere ancora qualcosa di importante.

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