Il progetto Napoli non riguarda solo l’aspetto tecnico. Ben vengano altri campioni in maglia azzurra ma per convincerli bisogna anche saperli accogliere bene. Ecco, quindi, che Rafa Benitez vuole far crescere il club di Aurelio De Laurentiis anche a livello strutturale. L’allenatore spagnolo è uno che ha girato l’Europa e sa che quando hai un centro sportivo all’avanguardia tutto diventa più facile. I top player vogliono allenarsi bene, pretendono le comodità e non si accontentano facilmente. «Se vogliamo che Albiol e Higuaìn restino dobbiamo metterli in condizione di stare a proprio agio», ha detto anche ultimamente Benitez. Dunque, bisogna migliorare Castelvolturno. Per questo motivo lunedì Rafa, anche se la squadra aveva un giorno libero, si è incontrato con il suo staff al centro tecnico domitiano. Lo spagnolo ha vestito i panni dell’architetto e assieme ai suoi collaboratori ha fatto il giro dei campi e ha cercato di capire come migliorare gli spogliatoi. Il tecnico azzurro vuole rivoluzionare un po’ tutto partendo dalla creazione del quarto campo. Ha bisogno di spazio Benitez per poter lavorare bene e ha chiesto a De Laurentiis più volte di accontentarlo. A quanto pare ha avuto carta bianca dal presidente che tra qualche giorno dovrebbe tornare dagli Stati Uniti.
RAFA REVOLUTION – I lavori, comunque, dovrebbero iniziare subito dopo la fine del campionato. Praticamente da lunedì prossimo non ci saranno più allenamenti e quindi le imprese avranno campo libero. Benitez ha bisogno anche di uno spogliatoio più ampio e di una sala per visionare assieme ai calciatori le squadre avversarie. Si sta pensando, dunque, di spostare eventualmente la sala stampa in modo tale da avere più spazio a disposizione. Il progetto è importante e per avere tutto a disposizione per la metà di luglio non si può aspettare molto. Benitez sta facendo le sue proposte che poi verranno sottoposte al presidente De Laurentiis. Se Rafa si impone significa che vuole restare ancora a lungo sulla panchina azzurra e soprattutto vuole lasciare un segno importante in un club che fino all’anno scorso giocava sì in Europa ma era sempre provinciale dal punto di vista delle strutture. Adesso la storia è cambiata e la voglia di vincere ancora tanto c’è.
Fonte: Il Roma