La maglia azzurra numero 7 non è una maglia come tutte le altre. Non sarà di certo la leggendaria 10 di Diego Armando Maradona ma ha comunque una sua valenza, un suo peso specifico, un suo background. Nel recente passato azzurro è stata la maglia indossata da Ezequiel Lavezzi prima e da Edinson Cavani poi. Calciatori che hanno lasciato un segno indelebile del loro passaggio in azzurro. La numero 7 ha sempre sudato sul prato del San Paolo e in tutti gli stadi italiani, infiammato i cuori dei tifosi e regalato magie e prodezze.
Anche quest’anno le aspettative non sono state disattese. Un nuovo proprietario, un nuovo volto, un nuovo interprete: Josè Maria Callejon. Il ragazzo andaluso giunto da Madrid all’ombra del Vesuvio con le prodezze di Cristiano Ronaldo negli occhi e la stima e i complimenti dell’omonimo Mourinho in bagaglio.
Callejon è riuscito fin dal primo giorno a conquistarsi la fiducia dell’ambiente azzurro e l’affetto del popolo partenopeo. Come un inconfutabile segno del destino il 25 agosto del 2013 ha messo a segno il primo gol ufficiale nella nuova era targata Rafa Benitez, bucando la rete del Bologna all’esordio in campionato. Questo il biglietto da visita di Calleti per una strada spianata verso una grande stagione. Callejon, infatti, si appresta a chiudere il suo primo anno vestito d’azzurro da assoluto protagonista e trascinatore. Un rendimento costante, una presenza in campo massiccia e un bottino realizzativo mai registrato in precedenza nel corso della sua carriera spagnola l’hanno reso un punto fermo del Napoli in questa stagione e una solida certezza per il futuro.
Encomiabile, come sempre, l’occhio lungo di Don Rafè. Molti, all’arrivo di Callejon in estate, storsero il naso alla notizia del suo acquisto. Com’è ormai storia nota, bastarono solo poche apparizioni allo spagnolo per far ricredere tutti ma ancor prima arrivò la sentenza inoppugnabile dell’ex allenatore del Liverpool: “Ve lo garantisco, Callejon segnerà 20 gol quest’anno”. Furono queste le parole di Benitez in conferenza stampa a Dimaro, in una delle sue prime uscite da trainer del Napoli.
Con 90 minuti al termine della stagione, la profezia del tecnico potrebbe compiersi, avendo Callejon messo a segno 19 reti tra campionato, Coppa Italia e Champions League. Una motivazione in più per fare bene nell’ultima uscita dell’anno contro il Verona. Un gol per impreziosire maggiormente una prima stagione da incorniciare e legittimare la tradizione vincente ed appassionante della maglia numero 7.
Antonio Allard
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