Il Napoli e il mercato di gennaio, un rapporto, fino alla passata stagione, poco fortunato. Gli acquisti fatti negli scorsi campionati non hanno infatti mai portato i frutti sperati. A partire dal primo anno di A della gestione De Laurentiis. Nel 2007-2008 arrivarono Navarro, Pazienza, Mannini e Santacroce. Il portiere argentino non entusiasmò affatto. Qualche papera di troppo e una vita notturna poco esemplare, lo marchiarono ben presto come “bidone”. Gli altri tre sicuramente più positivi, ma sotto le aspettative. Il mediano ex Udinese renderà meglio, qualche anno dopo – dal 2009 – con Mazzarri alla guida del Napoli.
La stagione seguente andò anche peggio con Jesus Datolo, presentato al San Paolo davanti a migliaia di tifosi, quasi come un vero fuoriclasse. Nel 2010 tocca a Dossena e Contini, ma il “Colosso di Lodi” comincia già a mostrare i primi problemi fisici. Problemi che caratterizzeranno le sue stagioni a Napoli. Poi Victor Ruiz e Mascara nel 2011. Il primo durò appena sei mesi. L’attaccante ex Catania non portò, certamente, al salto di qualità da molti richiesto.
Il culmine si ha con Eduardo Jesus Vargas Rojas, o semplicemente Vargas, per alcuni Edu. Pagato dodici milioni di euro, sbarcò a Napoli nel gennaio 2012 come uno dei più talentuosi giovani sudamericani. Ma non andò benissimo. Dieci presenze in campionato, quasi tutti spezzoni. Zero reti. Andò via esattamente dodici mesi dopo. In prestito prima al Gremio, ora al Valencia. Difficilmente tornerà a vestire la maglia azzurra. L’anno scorso il quartetto Armero, Rolando, Calaiò, Radosevic. E c’è un dato significativo che non lascia spazio ad altri commenti: solo uno di questi giocatori – Radosevic – ha concluso l’attuale campionato con il club partenopeo.
LA SVOLTA – Quest’anno, finalmente, il cambio di marcia. Per la prima volta, il mercato di gennaio ha portato elementi utili alla squadra, fin da subito arruolabili. Jorginho, Henrique e Ghoulam. Tutti e tre hanno presto conquistato la stima di Rafa Benitez, giocando quasi sempre. Il centrocampista ex Verona si è espresso ad ottimi livelli e a soli 22 anni ha preso in mano le redini del centrocampo. L’algerino proveniente dal Saint Etienne non ha fatto rimpiangere i compagni infortunati e si candida come protagonista nella prossima stagione. Henrique, è stata una piacevolissima sorpresa. Arrivato tra lo scetticismo dei più, ha ricoperto egregiamente i ruoli di centrale difensivo, terzino e mediano. Un jolly che ha conquistato meritatamente la Nazionale brasiliana. Convocato tra i 23 di Felipe Scolari, parteciperà al prossimo Mondiale. Chapeau.
Andrea Gagliotti
Riproduzione riservata