Hamsik, Benitez studia un’idea per rilanciare lo slovacco

Niente Mondiali e niente amichevoli di fine mese con la Slovacchia: fermato dall’infortunio alla caviglia, Hamsik è già in vacanza e la sua testa è proiettata alla prossima stagione. Da vivere a Napoli, da protagonista. Marek vuole andare avanti a lungo in maglia azzurra, nessuna esistazione, nessun ripensamento. Battere ancora tanti record con il Napoli, il più prestiofoso è quello del record di presenze, l’obiettivo massimo è raggiungere e scavalcare Bruscolotti: Marek ha collezionato 303 presenze in sette anni, il difensore di Sassano 511 in sedici anni. Benitez lo avrà in ritiro da subito, a Dimaro, potrà lavorare fin dai primi giorni anche su possibili accorgimenti tattici che possano esaltarne ancora di più le caratteristiche.

Già, perché lo slovacco con il 4-2-3-1 non ha brillato, complice anche il lungo infortunio. Però la posizione avanzata alle spalle di Higuain lo ha limitato, Mark fa la differenza quando parte qualche metro più dietro e può lanciarsi in campo aperto, come è successo nella finale di Coppa Italia contro la Fiorentina nell’azione del primo gol di Insigne. Piccoli accorgimenti, quindi, già provati proprio nel finale di campionato contro Sampdoria e Verona dove si sono visti sprazzi di 4-1-4-1 in fase di impostazione. Una soluzione che permette allo slovacco di partire un passo più indietro e soprattutto di ricevere palla in una diversa zona di campo e non sempre spalle alla porta. Rafa può modellare il Napoli in maniera leggermente diversa proprio per poter esaltare Hamsik, oltre agli esterni offensivi (Callejon, Insigne e Mertens) che resterebbero comunque determinanti.

Un nuovo Hamsik, o meglio il vecchio Hamsik, quello che nei primi sei anni di napoli ha fatto la differenza ed è arrivato sempre in doppia cifra. Ci penserà Rafa nei giorni del ritiro a Dimaro, saranno quelli giusti per provare qualche leggera novità, l’idea di gioco resta sempre la stessa ma la posizione di Marek può avere una leggera modifica, soluzione questa che garantirebbe anche una maggiore consistenza in fase di non possesso.  Rientrato a Bratislava, niente mondiali, la preparazione delle nozze con Martina, tra un mese in Slovacchia.

Una cerimonia alla quale parteciperanno anche amici della coppa di Castel Volturno, dove vive la famiglia Hamsik. Legatissimo a Napoli e al Napoli, grande professionalità, una parola fuori posto, anche quest’anno che per lui non è stato il migliore come rendimento e come numero di gol (solo 7, la cifra più bassa da quando veste l’azzurro). Non ha mai pensato di andare via, Napoli per lui è una scelta di vita, il suo mondo, da capitano lo avverte.

Un amore ricambiato: l’affetto dei napoletani nel suo anno più difficile lo ha legato ancora di più alla città e all’ambiente. Ripartirà ancora da Napoli, l’amarezza di non partecipare ai Mondiali passerà più velocemente con il pensiero di ricominciare nel migliore modo possibile la stagione con il Napoli. Il raduno a Castel Volturno il 10 luglio, i primi test, la prima presa di contatto con il nuovo gruppo e poi la preparazione in Trentino, il lavoo atletio con il pallone e sul campo. E quei leggeri accorgimenti tattici per farlo tornare a volare insieme al Napoli.

Fonte: Il Mattino

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