La stagione raccontata da Rafa Benitez – Prima parte, l’inizio di questa avventura

La stagione del Napoli comincia ufficialmente con il ritiro di Dimaro il 13 luglio. Ma in realtà era cominciata in precedenza, a giugno. Esattamente il 21 giugno, il primo giorno del solstizio d’estate. Rafa Benitez arriva a Castelvolturno nel suo primo giorno da allenatore azzurro.Il tecnico spagnolo si presenta a “las cinco de la tarde” come l’incipit immortale dell’opera universale di Federico Garcia Lorca. Il romanzo di Rafa comincia alle cinque della sera con un sole che spacca le pietre e che apre il cielo di Napoli alla nuova Luce.Sorriso placido e rassicurante, sguardo attento e delicato, impeto deciso eppur educato, tono ecumenico da comunicatore autorevole, eleganza e padronanza di un signore del pallone. Il Presidente De Laurentiis lo accoglie con una maglia personalizzata  ed una investitura ufficiale verso un orizzonte sempre più internazionale. Un fregio legittimo per un tecnico che ha vinto in ogni squadra che ha allenato. Due scudetti ed una Coppa Uefa al Valencia, una Champions al Liverpool, una Coppa Intercontinentale all’Inter, una Europa League al Chelsea. Rafa Benitez è un “hombre vertical”, un uomo tutto di un pezzo che alla ragione preferisce il cuore. Quello che in spagnolo chiamano “aliento”, il soffio dell’anima, l’afflato interiore, il sentimento. Quel sentimento che ha pronunciato più volte in conferenza e che vuole trasferire ai suoi uomini ed ai tifosi nell’humus e la sacralità di una immensa città.

Fu una grande emozione – ricorda il tecnico azzurro – arrivare in una città bellissima e speciale che respira calcio ogni giorno. A Napoli ho trovato passione ed una Società importante con grande voglia di crescere” Benitez è certamente la chiave di volta di un progetto a respiro  europeo, il mentore di un ciclo che attinge linfa dalla felicissima escalation azzurra degli ultimi anni e che ora rilancia verso orizzonti ancor più ambiziosi.Ricomincio da tre. Per il terzo anno consecutivo parte da Dimaro la stagione del Napoli. Un matrimonio felice che ha portato in termini di risultati l’apice del Rinascimento azzurro. Spiccano su tutti i due nuovi arrivati Dries Mertens e Josè Callejon. Il cuore fiammingo ed il fascino ispanico. Sono loro i due primi uomini da copertina nel ritiro trentino. Solo l’antipasto del nuovo che avanza. Saranno ben sette i calciatori nuovi che entrano a bordo nella corazzata di Benitez: Albiol, Reina, Rafael, Duvan Zapata ed il colpo dell’anno Gonzalo Higuain. Il Pipita, il bomber argentino che De Laurentiis strappa alla concorrenza con una corte spietata che diventa amore a prima vista.

Ma la novità principale è il nuovo modulo, a Napoli impareranno a scandire questi numeri per tutta la stagione: 4-2-3-1. Lo schema vincente in campo internazionale, il modo di giocare che Benitez vuol trasmettere alla squadra per cambiare definitivamente pelle. A Dimaro anche i metodi di preparazione sono diversi, si fa tutto con la palla, sia allenamento atletico che tattico, per affinare la tecnica ed abituare i calciatori al palleggio ed al possesso palla. Il Napoli sta cambiando nel DNA.Per la soddisfazione di Rafa Benitez che ripercorre quel periodo così importante per la nuova stagione che va ad iniziare: “Ho trovato un gruppo fantastico con professionisti che hanno lavorato meravigliosamente e che hanno mostrato tanta voglia di imparare. E poi rimasi molto colpito dai tantissimi tifosi che seguivano con entusiasmo i nostri allenamenti. E’ stato un ritiro molto positivo”.

Dopo il ritiro ed i primi test in montagna con Feralpisalò e Carpi il Napoli torna a casa per la prima amichevole di lusso al San Paolo con il Galatasaray per l’Acqua Lete Cup. C’è anche la presentazione della squadra e soprattutto di Gonzalo Higuain che, accompagnato dal Presidente De Laurentiis, conosce il primo urlo di Fuorigrotta.Vinciamo 3-1, gol di Pandev, Zuniga e Insigne. Nel Galatasary ci sono Felipe Melo, Sneijder, Ylmaz e Drogba. Amichevole d’accordo, ma questi qua a dicembre elimineranno la Juve dalla Champions League.

Ed a proposito di Champions arriva il sorteggio. Altro gruppo di ferro, la sorte non è azzurra. Il Napoli pesca Arsenal, Marsiglia e Borussia Dortmund vice campione d’Europa. Il vero Girone infernale di tutta la competizione…

fonte: sscnapoli.it

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