A Champions conquistata e benedetta dalla folla dagli entusiasmi, i tifosi dovranno ricollegare i loro auricolari sulle frequenze dell’emittente di casa Napoli in quel di Castelvolturno. Dalla serie C all’Europa dei campioni, in questi ultimi anni ne è passata acqua sotto i ponti, adesso è giunto il momento di pianificare il Napoli del 2012.
Prima del calciomercato, croce e delizia per gli appassionati, la necessità di costruire deve essere subordinata a quella delle conferme. Quali saranno le partenze? Il trio resta? Ci saranno acquisti di un certo peso e di una certa esperienza per affrontare la nuova sfida? Aurelio De Laurentiis precisa che “gli acquisti saranno propedeutici ad una nuova crescita, abbiamo già programmato miglioramenti per ogni reparto per creare una squadra competitiva anche in Europa”.
Vige ancora il più stretto riserbo sul regista di questa strepitosa produzione calcistica: Walter Mazzarri. Quella contro l’Inter sarà la sua ultima panchina al San Paolo, oppure l’anno prossimo sfoggerà il nuovo completino grigio il mercoledì sera? “Dopo un percorso insieme – afferma il tecnico toscano – bisogna fermarsi e discutere a tavolino con la società in un confronto sereno tra professionisti”. L’abbraccio tra i due separati in casa sembra schiarire gli animi di queste due forte personalità, che alternano grandi momenti di affinità d’intenti a pericolosi silenzi burrascosi. Il nuovo edificio partenopeo non potrebbe prescindere da De Laurentiis e Mazzarri, forse entrambi sono consapevoli di saperlo. Basta accantonare le impulsività e mettere nero su bianco la lista delle incomprensioni per disegnare il Napoli che verrà. Se si vuole trovare l’arcobaleno, si deve sopportare la pioggia… i tifosi lo hanno imparato nel 2005, adesso confidiamo lo stesso anche per due passionali ingegneri del sogno napoletano.
Alessandro D’Auria