Nuova preziosa testimonianza per quanto concerne i fatti del 3 maggio a Roma, è quanto riportato dalla Gazzetta dello Sport, un napoletano trapiantato in Lombardia presente sul pulmann attaccato da De Santis e dal suo gruppo: “E quell’uomo grande e grosso, con la faccia incazzata, che ci insultava e ci tirava addosso le bombe carta, col rischio di farci saltare in aria, io l’ho guardato bene — ci racconta al telefono —: vestito di nero, con un filo di barba e un cappellino. Nei giorni successivi l’ho riconosciuto dalle foto: quel pazzo era Daniele De Santis”.
La sua testimonianza è molto preziosa. Il 12 maggio lei ha raccontato ala Digos di Roma di aver riconosciuto anche Ciro Esposito
“Sì, l’ho notato perché aveva uno zainetto beige con le bretelle arancioni e correva più veloce degli altri. Infatti è stato il primo a raggiungere e bloccare De Santis. Però non era sua intenzione aggredirlo, per quello che ho visto ha solo cercato di strappargli la “torcia” che non aveva ancora esploso. E non era solo, con lui c’erano gli altri tre o quattro tifosi del Napoli che abbiamo chiamato in soccorso dal pullman, mentre quello ci aggrediva”.
Erano armati?
“No. Quando li abbiamo chiamati, camminavano dall’altra parte della strada mangiando un panino”.
“No. Quando li abbiamo chiamati, camminavano dall’altra parte della strada mangiando un panino”.
E sono subito corsi verso De Santis?
“Sì, e lui appena li ha visti ha cominciato a indietreggiare nel vicolo”.
“Sì, e lui appena li ha visti ha cominciato a indietreggiare nel vicolo”.
Ha notato qualcun altro con il presunto sparatore?
“Sì, tre o quattro persone, ma erano incappucciate o coperte da caschi. Appena De Santis è indietreggiato, hanno sparato altre bombe e fumogeni e sono scappate più velocemente di lui”.
“Sì, tre o quattro persone, ma erano incappucciate o coperte da caschi. Appena De Santis è indietreggiato, hanno sparato altre bombe e fumogeni e sono scappate più velocemente di lui”.
E Ciro e gli altri?
“Li ho visti bloccare De Santis, poi il pullman ha percorso qualche metro nel traffico e a quel punto, anche per la “nebbia” dei fumogeni, non ho assistito alla sparatoria. Però posso dire che dal momento del “placcaggio” agli spari sono passati 10-15 secondi, pochi per una rissa aggravata”.
“Li ho visti bloccare De Santis, poi il pullman ha percorso qualche metro nel traffico e a quel punto, anche per la “nebbia” dei fumogeni, non ho assistito alla sparatoria. Però posso dire che dal momento del “placcaggio” agli spari sono passati 10-15 secondi, pochi per una rissa aggravata”.
E dopo, che cosa ha visto?
“Molti altri tifosi sono entrati nella stradina dietro il gruppo di Ciro, ma ne sono usciti subito dopo gli spari. È trascorso qualche istante di incertezza, poi sono tutti tornati nel vicolo e solo qualcuno ne è riuscito trasportando il ragazzo con lo zainetto pieno di sangue. Un’immagine terribile, soprattutto per i bambini che avevamo a bordo”.
“Molti altri tifosi sono entrati nella stradina dietro il gruppo di Ciro, ma ne sono usciti subito dopo gli spari. È trascorso qualche istante di incertezza, poi sono tutti tornati nel vicolo e solo qualcuno ne è riuscito trasportando il ragazzo con lo zainetto pieno di sangue. Un’immagine terribile, soprattutto per i bambini che avevamo a bordo”.
fonte: gazzetta.it