Il calcio, come tutti gli sport e d’altra parte anche la stessa vita, nasconde gioie e delusioni, momenti amari ed altri indimenticabili che formano la carriera di un professionista lasciandolo sempre maturare e rinforzare. Il legame tra Christian Maggio ed il Napoli si forma e si rinsalda nel settembre del 2008 quando segna il gol della vittoria contro la Fiorentina al “San Paolo” e davanti ad una Curva B vuota per ingiusta squalifica, si inchina in segno di rispetto. Sarà la sua esultanza simbolo, che annulla le distanze tra la natìa Montecchio Maggiore e la nuova e stimolante partenope, un piccolo gesto ma ricco di rispetto agli occhi dei sostenitori. I tantissimi infortuni non hanno minato la fiducia che la società provava e prova nei suoi confronti, così come la stima dei compagni e quella dei napoletani, che lo hanno sempre eretto ad esempio di professionalità, qualità e carattere.
La settimana appena trascorsa non è stata però delle più rosee per il numero undici azzurro, escluso dalla lista definitiva per il Mondiale brasiliano dal cittì Prandelli. Una scelta discutibile, figlia delle defezioni dell’ultima ora e di un rimescolare le carte in tavola quasi doveroso da parte del tecnico della Nazionale. Istantanee le parole del patron Aurelio De Laurentiis su Twitter, che sostiene la sua pedina rinnovandogli grande stima: quasi una riconferma in maglia azzurra nonostante la tante voci di mercato che già si rincorrono. “Caro Christian, mi spiace per la mancata convocazione. In Italia siete tanti a meritarla e purtroppo non potete partire tutti. Le scelte di un allenatore non si discutono. Sei un grande professionista ed a Napoli tutti ti stimiamo e ti consideriamo tale”
Poche righe ma che sono ben chiare e rinsaldano lo splendido legame tra la città, il forte giocatore e la stessa società, che al momento non ha intenzione di privarsi del suo vice capitano. Di ostacoli Maggio ne ha superati tanti e sicuramente molto più insormontabili: con il supporto dei tifosi e del Napoli tutto però, continuerà al meglio la sua carriera ora che sta tornando al top dopo il brutto pneumotorace occorsogli, conscio di poter dare ancora tanto, tantissimo alla causa partenopea.
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