Manca ancora una decina di giorni alla chiusura ufficiale della stagione 2013/14 e di conseguenza del bilancio della SSC Napoli, tuttavia la stagione economica come quella sportiva dovrebbe essere stata positiva. La stagione 2012/13 si era chiusa con un fatturato tra i 120 e i 150 milioni di euro (a seconda se si considerano o meno certe plusvalenze), con gli azzurri che erano riusciti a supplire alla mancata partecipazione alla Champions con la cessione di Lavezzi al Paris Saint Germain nell’estate 2012. La stagione corrente certamente presenterà un fatturato più alto in considerazione degli introiti della Champions League, ma la curiosità è quella di scoprire se il Napoli sarà riuscito a conseguire l’ottavo bilancio in utile, anche alla luce della dispendiosa campagna acquisti della passata estate, benché parzialmente coperta dalla plusvalenza della cessione di Cavani.
Alla luce di queste considerazioni risulta di importanza capitale l’accesso alla fase a gironi della prossima Champions, sarebbe la prima volta che i partenopei partecipano alla massima competizione europea per due stagioni consecutive, un fatto che consentirebbe di garantire alla società gli introiti indispensabili per conferire al bilancio quella solidità che serve per poter operare sul mercato ad alti livelli, ma soprattutto per effettuare gli investimenti sul centro sportivo e nel futuro prossimo sullo stadio. Già in questa estate la società sta procedendo ad una ristrutturazione del Centro Sportivo di Castel Volturno, con la realizzazione di nuovi uffici per lo staff tecnico, di una nuova palestra, di una piscina per la riabilitazione dagli infortuni e la sistemazione dei campi con la costruzione di un nuovo spazio dedicato all’addestramento dei portieri; un investimento complessivo da circa un milione e mezzo di euro, secondo quanto dichiarato dallo stesso presidente De Laurentiis.
Per quanto invece riguarda il mercato, la società ha fissato come parametro quello del monte ingaggi, stabilito intorno ai 75 milioni di euro complessivi che incidono per circa il 50% sul bilancio (il Financial Fair Play stabilisce nel 70% il limite massimo), al fine di mantenere sempre un equilibrio finanziario per il club. Le operazioni della prossima estate, oltre all’innesto di nuovi tasselli nell’organico, saranno finalizzate a ripulire i libri paga dagli stipendi di alcuni calciatori ormai ai margini del progetto tecnico ma che guadagnano cifre importanti (ad esempio Britos, Donadel, Gamberini, Calaiò per citarne alcuni) o a monetizzare la cessione di altri giocatori in esubero come El Kaddouri, Vargas, Cigarini. Il buon esito di queste operazioni dovrebbe aprire nuovi spazi nel monte ingaggi per consentire altri investimenti per giocatori di alto livello.
Alla luce di queste considerazioni emerge quindi la fondamentale importanza di incamerare quella trentina di milioni di euro garantiti dalla partecipazione alla fase a gironi della Champions League.
Andrea Iovene
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