A tre giorni dall’eliminazione nel mondiale in Brasile, arriva una nuova disamina dei meccanismi che hanno portato la nazionale di Cesare Prandelli ad essere buttata fuori malamente. Lo spogliatoio sicuramente è stato centrale e la Gazzetta Dello Sport, in un articolo di oggi, ha sottolineato questo aspetto ed ha messo in risalto come l’enorme blocco juventino fosse continuamente in rotta con gli attaccanti Balotelli, Insigne e Cassano, rei di non impegnarsi abbastanza durante gli allenamenti. Ecco un frammento dell’articolo:
“Buffon e Chiellini, i primi interlocutori di Prandelli, per tutto il Mondiale hanno fatto presente gli atteggiamenti sbagliati di Cassano e Balotelli: lamentoso il primo, perso nelle sue cose e nelle promesse matrimoniali il secondo. Hanno rimproverato al c.t. l’errore della scelte, l’inadeguatezza di altri convocati. Strigliato da qualche compagno dopo la trasparente comparsata contro Costa Rica, Cerci ha provato ad abbozzare: «Non sarà mica colpa mia?». I vecchi juventini che muoiono su un tackle anche in allenamento non sopportavano lo spirito vacanziero di alcuni ragazzotti (Insigne). Gente come Barzagli e Chiellini è disposta a sputare l’anima e a lasciare la copertina alla stella di turno, purché faccia vincere. Come Del Piero e Tevez. Ma chi ha vissuto un anno con Tevez e lo ha visto rincorrere i terzini al 90’ non può accettare questo Balotelli che cammina, sbaglia i gol, non vive da squadra e critica pure i compagni che lottano, tanto che martedì Prandelli gli ha sbraitato di smettere e poi lo ha sostituito”.