Si è portato avanti, Rafa Benitez. Nell’organizzazione, nel lavoro, nei colloqui. Ha già cominciato, ha giocato d’anticipo. Come suo solito. Il tecnico del Napoli è di nuovo tornato a Castelvolturno ieri mattina alle 10 uscendone solo nel tardo pomeriggio: cura dei dettagli, desiderio di capire tutto, preparazione nei dettagli delle sedute di allenamento che preparazione nei dettagli delle sedute di allenamento che iniziano oggi. Non c’è Bigon, a Milano per definire gli ultimi dettagli delle operazioni in entrata. Ma c’è tutto il resto del suo staff tecnico che in mattinata, a partire delle ore 8,30, accoglierà i giocatori nel quartier generale sul litorale domizio per le visite mediche e i primi test atletici necessari per l’ottenimento del certificato di idoneità agonistica. Benitez non si tradisce: lasciata alle spalle la villa di Colby, si rituffa nell’avventura azzurra con la solita visione globale e periferica della stagione che verrà. Oggi, dunque, il primo giorno di raduno, con doppia seduta dove di sicuro si vedrà il pallone: sette giorni a Castelvolturno prima di partire per la Val di Sole, per la fase-due della preparazione, che durerà fino al 29 luglio. Questi giorni servono come base propedeutica per il lavoro che sarà, con schede di lavoro personalizzate. E perché da stamane, divisi in tre blocchi e per tutta la giornata arriverà tutta la squadra (ovvio, tutti quelli che non hanno preso parte al Mondiale, oltre il nuovo acquisto Koulibaly) per fare i test medici (affidati al medico del Napoli, Alfonso De Nicola) e atletici (a cura del preparatore
Francisco Paco de Miguel, ex mezzofondista). Il tecnico, poi, alla sua maniera, comincerà a parlare ai giocatori uno a uno: per spiegare come vuole e vede l’approccio alla nuova stagione. «Ho lo stesso entusiasmo dello scorso anno», ha spiegato. Ovvio, che pretenda la stessa cosa dai suoi. Dialogherà coi ragazzi uno a uno, come ha spesso fatto anche lo scorso anno e pure in questo caso pare abbia voluto mettersi avanti. Facendo allestire
una sala speciale, che lui ha definito «relax»ma che in effetti sarà usata anche per le riunioni tecniche. Cento metri quadrati realizzati a ridosso degli spogliatoi, con una sala video, poltrone rilassanti, angolo cottura e persino tre PlayStation, ovviamente con il cd del gioco del calcio. Una specie di vip luonge, come si vede negli aeroporti. Una scelta di Rafa per consentire ai giocatori, nei ritagli di tempo tra una seduta e un’altra, di starsene insieme senza necessariamente rientrare a casa. Insomma il Napoli ha realizzato un ambiente adibito alla visione dei video sugli avversari, le riunioni collettive, la spiegazione di schemi e movimenti alla squadra. Più un angolo-giochi.
fonte: Il Mattino