L’Europa League e l’incognita turn over, tra scelte obbligate ed esperimenti azzurri

Il Napoli riparte dall’Europa League per rialzarsi e dare un forte segnale ad un ambiente demoralizzato e deluso da un avvio di stagione completamente diverso da quello che avevano pensato e sperato. L’uscita dalla Champions League, la vittoria sudatissima all’ultimo minuto contro il Genoa e la sconfitta, inaspettata, in casa contro il Chievo, hanno fatto sì che attorno alla squadra ci siano state tante, troppe critiche e polemiche che minano alla compattezza del gruppo e del progetto. La scorsa stagione Benitez ha dimostrato di poter rendere il suo Napoli un team combattivo e forte ma la campagna acquisti di quest’estate, per molti al di sotto delle aspettative, ed i risultati ottenuti fino a questo momento, hanno permesso ai tifosi di mettere in discussione quello che è stato il lavoro dello spagnolo. Quando la ruota non gira nel verso giusto è semplice dare la colpa ad una sola persona, ritenuta responsabile di un intero meccanismo che si è inceppato, eppure le cose non stanno così.

La situazione.  C’è chi dice che ci sono problemi tra De Laurentiis e Benitez, c’è invece chi sostiene che i cattivi risultati arrivati siano a causa di alcuni mal di pancia dei big, delusi per la mancata Champions e senza stimoli. La verità su questa situazione non si saprà mai, ma ciò che è certo è che c’è bisogno di una sterzata: la stagione è lunga e gli azzurri hanno ancora tanto tempo per rialzarsi e per rincorrere la vetta, che ora come ora, sembra sempre più lontana.

L’ancora di salvezza. Ciò che potrebbe cambiare le carte in tavola e mettere fine ad un brutto periodo per gli azzurri, è paradossalmente proprio l’Europa League. Il Napoli affronterà domani sera tra le mura amiche lo Sparta Praga, squadra seconda nel campionato ceco e forse proprio la più temibile del girone. Gli uomini azzurri dovranno avere la forza necessaria per scacciare i fantasmi che perennemente li accompagnano e liberare la mente, giocare per la maglia e soprattutto per i tantissimi tifosi che continuano a sostenerli, concentrandosi in una competizione spesso snobbata ma che al momento deve rappresentare per molti uno stimolo in più, una chance, unna vetrina.

Attenti al turn over. La partita di domani sarà quindi importantissima per il Napoli che deve, però, stare attento a come affronterà questo match. Gli uomini in campo dovranno essere quelli giusti per dare equilibrio e solidità ad una squadra in bilico e timorosa di sbagliare ancora. Il compito di Benitez sarà quello di mandare in campo la miglior formazione possibile, tenendo ben presente quello che è l’incubo “turn over”. E’ giusto far rifiatare alcuni big in vista della trasferta di domenica pomeriggio ad Udine ma bisogna stare attenti a non stravolgere completamente la squadra, assicurando una buona prestazione e la vittoria all’esordio. Hamsik e compagni lo sanno bene perché una situazione del genere è stata già vissuta quando sulla panchina c’era Mazzarri, con risultati alquanto negativi. Stravolgere completamente l’undici titolare si rivelò un flop totale e non servì alla squadra partenopea per proseguire fino in fondo il suo cammino in Europa League, anzi gli fu fatale. Ecco quindi che serve una vittoria per il prosieguo della stagione, per placare l’ambiente infuocato, per iniettare dosi di convinzione nei giocatori e, soprattutto, per celebrare quella maglia da portate in alto con orgoglio e da indossare con onore.

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