La sconfitta subita ieri contro l’Udinese ha rigettato il Napoli in quel tunnel buio dal quale sembrava essere uscito dopo la partita di Europa League, vinta per 3 a 1 contro lo Sparta Praga. Il gioco messo in campo dagli azzurri ha messo in difficoltà i padroni di casa che sono riusciti a sbloccare il match solamente grazie ad un episodio, ma è stato comunque sterile e non ha permesso alla squadra di Benitez di creare occasioni davvero pericolose. Dopo giovedì sera si era parlato di una crisi finita e di un Napoli pronto a riprendere il proprio cammino in campionato ma il risultato del “Friuli” non fa altro che spaventare l’intero ambiente azzurro e la stessa società, incapace di capire a cosa sia dovuto questo terribile inizio di stagione.
L’ambiente. La tifoseria azzurra è una delle più calde e passionali del mondo, conosciuta proprio per il grande amore che sa dare alla propria squadra. Nonostante questo avvio disastroso, è sempre rimasta accanto al gruppo azzurro, anche se non sono mancate le numerose polemiche soprattutto contro il presidente, ritenuto responsabile di una campagna acquisti che non ha per niente soddisfatto l’ambiente, che si aspettava molto di più. I giocatori sono arrivati ma i promessi top player no e ciò ha generato un certo malumore, accompagnato anche dai pessimi risultati arrivati fino a questo momento. L’uscita anticipata dalla Champions League ha gettato i tifosi in una spirale di sconforto che è diventata sempre più grande dopo la sconfitta in casa contro il Chievo. La vittoria contro il Genoa e quella, in rimonta contro lo Sparta Praga, hanno rappresentato solo dei piccoli spiragli di speranza per uscire da un periodo di crisi che sembra non voler finire.
Il turno infrasettimanale. Mercoledì il Napoli dovrà scendere di nuovo in campo, questa volta al San Paolo contro un Palermo da poco tornato in A e non potrà sbagliare. I tifosi azzurri fino a questo momento sono sempre stati vicini alla squadra e lo saranno sicuramente anche nel turno infrasettimanale, ma l’ambiente non è contento. C’è aria di polemica e di forte contestazione che non farà bene alla squadra che è già poco tranquilla, proprio come i tifosi che ora iniziano davvero a preoccuparsi per il prosieguo della stagione, e ovviamente lo stadio non sarà pieno. La classifica si sta allungando, Roma e Juventus sono già lontane e il Napoli deve iniziare a vincere se vuole davvero dire la sua quest’anno. Ci si aspetta quindi una reazione da parte del “San Paolo” che è stanco di perdere partite dominate, ma che ha voglia di gridare a squarciagola e di incitare fino alla fine i propri campioni che devono ritrovare la via del gol e con essa anche la via della vittoria. Pochi ma buoni: sarà probabilmente così, come già accaduto contro lo Sparta Praga quando hanno staccato il biglietto solo 15.000 sostenitori partenopei. In casi come questi ciò che serve alla squadra è proprio il dodicesimo uomo pronto a trasmettere grinta e coraggio ad un gruppo che sembra non aver più fiducia in se stesso.
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