L’edizione odierna del Corriere dello Sport analizza in maniera capillare il momento difficile del Napoli, attribuendo al rapporto incrinato tra De Laurentiis e Benitez l’inizio delle problematiche. Si parte dall’assunto del tecnico spagnolo, “il calcio è bugia”. Varie inesattezze sono state infatti dette dai due protagonisti del club partenopeo in questi mesi, così come riporta il noto quotidiano: “È bugia quando Benitez dice che “il mercato è stato fantastico”. È bugia quando De Laurentiis va ripetendo che “quest’anno punteremo allo scudetto”. È bugia persino quando, prima del fischio di inizio di ogni partita, i giocatori fanno quel capannello che dovrebbe servire a darsi la carica, e ci vorrebbe un microfono lì in mezzo per sentire come se la danno la carica, se poi in campo sono disorientati e distratti”.
Poi le motivazioni di un rapporto incrinato poiché il presidente partenopeo ha deluso le grandi aspettative del blasonato tecnico spagnolo sia nel progetto che nel mercato, così come quest’ultimo nella formazione e rivoluzione di una squadra internazionalizzata. “De Laurentiis si aspettava da Benitez un Napoli internazionale non solo nei nove undicesimi della formazione. Benitez si aspettava da De Laurentiis una gestione manageriale di alto livello, con investimenti in uomini, strutture, scouting. Tutto disatteso, da una parte e dall’altra. Al presidente i tifosi non perdonano di averli illusi parlando di scudetto e poi di non aver fatto un mercato adatto a rinforzare la squadra. Ma quella promessa di De Laurentiis era uguale a tante altre buttate lì in passato per affascinare, non per essere mantenute. Dal tabellone luminoso (certo, fascino misero per chi è abituato agli stadi moderni, ma al San Paolo scarseggiano perfino i bagni, figuriamoci che sogno sarebbero i maxischermi dove rivedere le azioni al rallenty), alla scugnizzeria, un settore giovanile sul modello della cantera del Barcellona, che pure è rimasto lettera morta”.
Ciò che infine preoccupa secondo il noto quotidiano, è lo stato confusionale dello stesso Benitez, allo sbando tra i risultati deludenti ed altalenati di un Napoli che non riesce più ad esprimersi al meglio. “Stupisce l’apparente stato confusionale di un tecnico di altissimo livello come Benitez. Non solo l’ostinazione nel difendere un modulo (4-2-3-1) per il quale nel Napoli non ha gli uomini adatti, e infatti Hamsik, Insigne, Maggio, Zuniga e Britos sono spesso costretti a ruoli che vanno oltre le loro caratteristiche. Ora il tecnico spagnolo sembra anche lontano dal controllo della squadra, che non ha un leader in campo ma dovrebbe avercelo in panchina”.