L’edizione odierna de Il Mattino svela un particolare retroscena accaduto durante la partita di ieri. Fabio Quagliarella, nella furia di contestare Massa per il contrasto con Albiol, pare abbia proprio lanciato una bestemmia con tanto di telecamere ad immortalarlo. Una furia, perché oltre a non avere il penalty, ha rimediato anche il giallo per la simulazione. Poi ci ha pensato El Kaddouri a protestare in maniera talmente irruenta da costringere l’arbitro al cartellino rosso quando la partita era già conclusa (rischia due o tre giornate di stop). Per Quagliarella è stata davvero una serata di tensione, con la lite con il compagno di squadra Molinaro e infine gli sbuffi di malcontento nei confronti del tecnico Ventura reo di non sostituirlo nonostante Quagliarella abbia platealmente chiesto il cambio a metà ripresa.
Perché per lui il San Paolo non è mai stato, né sarà mai, uno stadio come un altro. Già. Una specie di core ’ngrato del terzo millennio. Eppure quando gela il San Paolo e Rafael, lui non esulta. Resta gelido, impietrito, ad ascoltare i fischi del pubblico, gli insulti, il coro dell’odio contro di lui. È la prima volta che segna al San Paolo dopo il suo addio, nell’estate del 2010. Per un motivo o un altro Napoli non gli ha mai portato molto bene. Il 6 gennaio 2011,tre giorni prima di affrontare il Napoli, Quagliarella si rompe il legamento crociato con il Parma: sei mesi di stop e un lungo calvario riabilitativo. A novembre 2011, sempre alla vigilia del suo ritorno al San Paolo con la maglia bianconera, si ferma per una contrattura al muscolo soleo della gamba sinistra.
Fonte: Il Mattino