“Una vita da mediano, a recuperar palloni, nato senza i piedi buoni lavorare sui polmoni”. Le parole di Luciano Ligabue (tifoso dell’Inter, per restare in tema) sembrano descrivere perfettamente un duello di Inter-Napoli, una sfida nella sfida che domenica sera si combatterà a centrocampo. Si, combattere è il verbo più adatto. Perché il duello vede opposti Walter Gargano e Gary Medel, i due “mastini” di Inter e Napoli, che si affronteranno sul terreno del San Siro. Una vita da mediano, per l’appunto. Gargano e Medel hanno questo in comune: entrambi sono nati senza i piedi buoni, entrambi sono destinati a rincorrere gli avversari in lungo e in largo fino a perdere il fiato. Veri combattenti, veri mastini. Non è un caso che il cileno sia soprannominato Pitbull. Due calciatori simili, ma con passati recenti molto diversi: Medel fino allo scorso anno restava nell’anonimato a Cardiff. Grazie a un ottimo mondiale giocato con la maglia del Cile, è stato notato ed acquistato dall’Inter. Gargano ha vissuto da esule per due anni – in uno di questi ha indossato anche la maglia dell’Inter – per poi ritornare all’ombra del Vesuvio in estate. “Sputerò sangue per questa maglia” il suo inno di battaglia.
In una sfida dove il duello tra Mazzarri e Benitez ruba la scena ai calciatori, ecco che saltano fuori due candidati alla palma di protagonista della serata. Protagonisti per una notte sola. Perché Medel e Gargano sono i classici “uomini nell’ombra”, giocatori poco acclamati, poco precisi, poco tecnici, ma fondamentali. Quel tipo di calciatori di cui un allenatore non può fare a meno. Due guerrieri. Medel ha rimediato un colpo in faccia in nazionale, rompendosi due denti. Eppure non ha mollato e domenica sera ci sarà. Gargano ha dovuto sopportare insulti e fischi, eppure ci sarà. Difenderà la maglia, quella che i tifosi gli hanno intimato di togliere. In attesa di Inter-Napoli, i due “mastini” scalpitano, sperano di essere protagonisti. Solo per un giorno, però. Perché da quello successivo torneranno a lottare e a correre a perdifiato. È la loro vita. Una vita da mediani.
Vittorio Perrone