Venticinquemila euro al mese per il mantenimento dei figli, una buonuscita per sè e tutto il patrimonio immobiliare (pare piuttosto cospicuo) di cui il campione dispone in Uruguay intestato ai due bambini. Si chiude così, in un’aula del Palazzo di Giustizia di Napoli, il matrimonio tra Edinson Cavani e Maria Soledad Cabris celebrato il 9 giugno del 2007 a Salto, una piccola cittadina a poco meno di cinquecento chilometri da Montevideo, nota solo per aver dato i natali all’ex bomber del Napoli.
È finita così, Soledad?
«Meglio».
In che senso?
«Se tra marito e moglie non funziona credo che sia giusto scegliere la strada della separazione. In ballo c’è il benessere di tutta la famiglia. Ho pensato a quello».
I bambini come l’hanno presa?
«È chiaro che il papà gli manca ma almeno vivono in un ambiente sereno. E poi lo vedono spesso».
Quando?
«Il giudice ha stabilito che devono incontrarsi almeno una volta al mese. Domani mattina (oggi ndr) partiamo per Parigi e trascorriamo lì qualche giorno».
Il suo futuro
Restare qui a Napoli e godermi finalmente la bellezza di questa città che trovo irresistibile».
Finalmente?
«Sì, finalmente. Quando stavo con Cavani era un inferno sulla terra».
Troppi tradimenti?
«Anche».
Il peggiore?
«Era appena nato Lucas, seppi dai giornali che mio marito stava con una ragazza di Caserta, la Ventrone. Fu uno choc. Pensate che mi obbligò a partorire in Uruguay facendomi credere che sarei stata più tranquilla, diceva che a Napoli ci avrebbero assediati».
Non era la verità?
«Macché. Voleva lasciarmi lì per sentirsi più libero approfittando anche del fatto che mi stavo dedicando alla costruzione della nostra nuova casa in Uruguay».
Lei come reagì?
«Tornai lo stesso e cercai in tutti i modi di salvare il nostro matrimonio. Non volevo togliere il padre ai figli, ci credevo in un recupero, amavo mio marito».
Invece?
«Tutto inutile. Edinson era un’altra persona, irriconoscibile. Cominciò a cambiare donne continuamente. E soprattutto avviò le pratiche del divorzio. In ballo avevamo due giudizi».
Fonte: Il Mattino