Finalmente è finita l’attesa. Finalmente riprende il campionato. Una settimana di stop è un tempo lunghissimo per chi ama questo sport e vive delle sfide come quelle di stasera. Inter contro Napoli è prima di tutto Mazzarri contro Benitez, due allenatori diversi ma che fanno giocare le proprie squadre a memoria. Inter-Napoli è anche Mazzarri e Benitez contro il loro passato recente. Benitez contro quell’Inter che lo scaricò troppo presto forse, Mazzarri contro il “suo” Napoli, quello che lui stesso scaricò ugualmente in maniera troppo frettolosa. Gli allenatori come attori protagonisti della sfida nell’immediatezza del fischio iniziale. Una settimana per parlare degli incroci tra Milano e Napoli, tra il possibile esonero di Mazzarri ad opera del Napoli, alla volontà di spiccare il volo della compagine di Benitez dopo la grande ripresa seguita ad un inizio difficile.
Inter-Napoli sarà soprattutto, dopo il fischio iniziale, la sfida tra undici uomini che tenteranno in tutti modi di avere la meglio sui rispettivi avversari. L’Inter che vuole riprendere il cammino dopo una battuta d’arresto nei risultati e nel gioco, il Napoli che vuole spiccare il volo finalmente ai posti che gli competono, lassù tra le grandi.
Rafa Benitez sceglie la continuità rispetto alle recenti buone prestazioni azzurre; Rafael a difesa dei pali, Koulibaly ed Albiol centrali con Zuniga e Britos sulle fasce, a centrocampo Inler e David Lopez hanno la meglio sul recuperato Jorginho mentre Insigne, Callejon ed Hamsik giocheranno alle spalle di Higuain.
Timore o cosa? – Il Napoli che scende il primo tempo a San Siro è una squadra ammutolita, imbavagliata, impaurita? Il Napoli che scende in campo il primo tempo a San Siro non può essere il vero Napoli. Squadra bloccata dietro la linea del pallone, Inter padrone del centrocampo, fa girare la palla, tenta in sostanza di vincere la partita. Il Napoli no, non fa nulla per provarci se non con Hamsik con una tiraccio defilato al 28esimo minuto. Unico tiro in porta del Napoli nel primo tempo, più attento a non prenderle che a darle. Una prima frazione di gioco tutt’altro che entusiasmante; i nerazzurri ripetono a memoria lo spartito mazzarriano. Spesso Ranocchia si veste da Cannavaro (volendo paragonarla al Napoli di Walter) con un lancio alla ricerca di Icardi. Obi sulla fascia sinistra azzurra non gioca da due anni e nei primi minuti cerca di farsi notare con un paio di scorribande ed un tiro dalla distanza che non impensierisce Rafael. La più grande occasione è quella di Hernanes su una palla al limite dell’area non gestita dal Napoli. Il brasiliano è bravissimo a girarsi di petto e calciare verso la porta azzurra, solo il palo lo ferma. Non è la prima sbavatura della difesa azzurra, già al diciassettesimo sempre Hernanes aveva trovato Icardi sul filo del fuorigioco prima che Albiol deviasse il tiro in angolo. Andiamo negli spogliatoi con la sensazione che è andata bene così.
Tre punti persi, ma non così – I nerazzurri rientrano in campo con la consapevolezza di voler tentare ancora. Il Napoli invece deve ritrovarsi e nei primi minuti prova ad alzare il baricentro e pressare l’Inter nella propria area. La squadra di Mazzarri va in affanno quando pressata e Kovacic se privo di ossigeno stenta a far partire l’azione. La prima occasione del secondo tempo è del Napoli che pareggia il conto dei legni colpiti. Insigne imbeccato solo in area da Hamsik viene anticipato da Obi che colpisce il palo. Il nigeriano dopo poco in debito di ossigeno lascia il posto a Mbaye. Quando Benitez richiama Hamsik negli spogliatoi ed inserisce Jorginho il Napoli ha finalmente un altro passo. Il brasiliano sembra nel suo ruolo naturale e riesce a far girare il pallone ed a proporsi in attacco. La partita si sveglia dopo il trentesimo, tutt’altra partita. A sbloccare il risultato è ancora lui, sempre lui..Callejon. Bravissimo lo spagnolo a rubare un pallone rimbalzante in area ed ad insaccare con un destro al fulmicotone. Il Napoli dovrebbe forse rinculare e provare a contenere. Riusciamo a farci pareggia dopo pochi minuti su calcio d’angolo, Icardi spizza di testa, Guarin appena subentrato a Medel insacca da due passi. Siamo al punto di partenza, uno ad uno e palla al centro. Tutto da rifare ma ora il Napoli gira e prova a vincere la partita. Sembra proprio fatta al novantesimo quando ancora lo spagnolo venuto da Madrid insacca con un gran sinistro su assist al bacio di David Lopez, ma il Napoli ci ha abituato a sorprese di vario genere e nonostante tutto e i quattro minuti di recupero riusciamo a farci riacciuffare. Hernanes salta colpevolmente solo in area azzurra su un cross dalla destra. Incredibile, un passo avanti e due indietro. Lasciamo due punti a Milano, due punti forse non proprio meritati ma che avrebbero fatto sul serio bene.
Antonio Picarelli
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