Il sommo Massimo Troisi mi perdonerà per aver storpiato il titolo di uno dei grandi film da lui diretti, ma calzava a pennello sull’attuale situazione del Napoli e sul pensiero che avevo (ora un po’ meno…) sui reali obiettivi del club partenopeo. Aurelio De Laurentiis, per il secondo anno consecutivo, ha lanciato proclami entusiasmanti dal ritiro estivo di Dimaro: “Proveremo a vincere lo scudetto”.
Ancora una volta, così come successe esattamente dodici mesi prima, diedi credito all’Aurelio pensiero, convincendomi sulle qualità della rosa e sulla bontà del progetto tecnico. L’anno scorso il Napoli partì forte, salvo poi abbandonare i suddetti proclami dopo diversi mesi. Ora invece la situazione è addirittura peggiorata, con gli azzurri in difficoltà sin dalla prima giornata di campionato.
Chi vi parla apprezza De Laurentiis, sia chiaro. In dieci anni ha compiuto un vero e proprio miracolo alla guida del Napoli, portando squadra e fatturato a livelli visti prima soltanto con Maradona. Inoltre. sono fermamente convinto che contro la Juventus (con oltre 250 milioni di introiti) sia quasi impossibile combattere, dunque non pretendo affatto di vincere senza aver le giuste armi. Tuttavia, quei proclami ed un mercato non pirotecnico hanno un po’ deluso anche me, fermo difensore del presidente partenopeo. È vero, la stagione è ancora lunghissima e la speranza è sempre l’ultima morire, ma 8 punti dalla Juventus dopo appena 7 giornate sono un’enormità.
E allora, per il futuro, cosa fare? Magari dare maggior peso alle parole, perché “le parole sono importanti”. Giusto per restare in tema di citazioni…
Antonio De Filippo