“Io ho scommesso al massimo 400 euro in tabaccheria”. E’ quanto avrebbe dichiarato Beppe Signori nell’interrogatorio davanti al gip di Cremona Guido Salvini.
Il legale dell’ex campione della nazionale, Caroli, sostiene a spada tratta il tuo assistito: “Signori ha risposto con un secco no alla proposta di taroccare Inter-Lecce del 15 marzo scorso“. Il difensore dell’accusato precisa che nell’interrogatoriosi è parlato solo di Inter-Lecce del 20 marzo scorso.Si afferma a viva voce l’estranietà della vicenda da parte di Signori perché quando gli fu prospettata la possibilità di scommette sulla partita Inter-Lecce, in un incontro nello studio del suo commercialista Manlio Bruni il 15 marzo scorso, Signori si rifiutò di prenedre parte alle “combine”.
Signori, accusato di essere il punto di riferimento del gruppo dei “bolognesi”, respinge quindi ogni coinvolgimento con l’organizzazione criminale ritenuta responsabile. Manlio Bruni e Francesco Giannone, i due commercialisti titolari dello studio usato dalla banda per orchestrare le combine, hanno infatti indicato proprio Signori uno dei cardini dell’organizzazione e contatto privilegiato con il gruppo degli scommettitori di Singapore. Una circostanza, quest’ultima, che sembra trovare conferme nel piccolo manuale di regole da seguire per le puntate scritto proprio di suo pugno e rinvenuto nella sua abitazione.
Intanto le organi del calcio internazionali osservano le vicende di “scommessopoli” e cercano di preparare una “giusta” sanzione per i colpevoli. Dopo Platini anche il segretario generale dell’Uefa, Gianni Infantino, ha ribadito la volontà di procedere in maniera decisa sul caso calcioscommesse. “Abbiamo già avanzato proposte e abbiamo deciso di procedere in coordinamento con i singoli Paesi, caso per caso. Nelle categorie minori come Serie B e Lega Pro, dove circola meno denaro, i protagonisti possono essere coinvolti con più facilità. Quel che è certo è che l’Uefa applicherà tolleranza zero in merito a simili episodi”.
Alessandro D’Auria