In questa prima parte di stagione va così: il Napoli in trasferta attira più tifosi azzurri di quando gioca in casa. Se al “San Paolo” infatti, il numero dei supporter presenti sugli spagli si è attestato al massimo intorno ai 30mila fino al toccare il record negativo con i circa 12 mila contro lo Young Boys, “fuori casa” i tifosi rispondono sempre presente e si fanno anche sentire.
TIFOSI AZZURRI. Caldo e pieno, come accade di solito quando c’è il Napoli, il settore ospiti dello stadio di Firenze. All’Artemio Franchi, oltre ai tifosi provenienti da Napoli, sono convogliati soprattutto i tanti napoletani che risiedono in Toscana e dintorni. Nonostante i fiorentini fossero in tanti, pronti a spingere la loro squadra al successo contro un avversario ostico che li ha battuti nella finale di Coppa Italia, i partenopei si sono fatti sentire con cori d’incitamento per gli undici azzurri in campo. Per il magnifico sostegno, hanno ricevuto anche il “premio” di vedere il gol del vantaggio del Napoli molto da vicino. Higuain infatti ha segnato nella porta che si trova sul lato dove erano assiepati i napoletani ed è andato ad esultare sotto il loro settore. Una bella soddisfazione per i tifosi da trasferta che, anche per la lontananza non abbandonano mai la loro squadra del cuore sia nei momenti belli che in quelli brutti.
TIFOSI VIOLA. Forte e continuo anche il tifo dei supporter della Fiorentina per la loro squadra, peccato che tra un coro e l’altro per la viola, sia “scappato” il solito coro contro i napoletani. Brutto e di cattivo gusto poi, il gesto di una parte dello stadio nei confronti di Lorenzo Insigne. Mentre il giocatore napoletano veniva portato dallo staff medico negli spogliatoi per valutare l’entità dell’infortunio che lo ha costretto ad uscire dal campo nel primo tempo, la curva viola ha intonato un becero coro dai toni sarcastici. Un episodio spiacevole da parte di una tifoseria che viene spesso esaltata ed osannata per la sua correttezza. Da sottolineare però il gesto opposto della tribuna che ha applaudito l’azzurro che usciva dal campo. Insomma nulla di nuovo, in una partita che ha fatto registrare anche uno striscione in ricordo di Ciro Esposito, salvo poi vanificare tutto con i soliti cori offensivi.
Annamaria Iovino
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