Tre azzurri sul banco d’accusa, contro il Cagliari troppi errori ed una sonora bocciatura

Doveva essere un nuovo punto di partenza per scalare la classifica ed invece si è trasformato in una pagina da voltare al più presto, flashback di enormi errori costantemente registrati in passato. Napoli-Cagliari può riassumersi così, tra un errore, una distrazione ed un’enorme occasione persa, buttata al vento, tra i fischi di un “San Paolo” gremito e deluso e che non riesce più a fidarsi dei propri discontinui beniamini. Non solo il risultato ed una prestazione più che deludente ma in particolar modo tre giocatori che hanno fortemente disatteso le aspettative, rendendo il Napoli sottotono e poco brillante sia in fase difensiva che offensiva. Parliamo di Rafael Cabral, Kalidou Koulibaly ed il capitano Marek Hamsik.

UN ERRORE DI TROPPO. Tre gare senza subire reti ed una difesa che finalmente aveva trovato la quadratura del cerchio. Rafael finalmente stava convincendo tifosi ed addetti ai lavori blindando la sua porta come un talentuoso e sicuro estremo difensore sa fare, salvando il risultato nell’ultimo match contro la Fiorentina. Poi la sosta ed un ottimo ritmo interrotto ed i vecchi fantasmi che si ripropongono violentemente. Una prestazione insufficiente ma in particolar modo un errore davvero troppo vistoso sul colpo di testa di Farias lasciato completamente libero, telefonato ma non intercettato, che pesa troppo. Non coadiuvato da un reparto nuovamente impreciso ed allo sbando, gli risulta tutto troppo difficile. E’ lento, fumoso e non aiuta la manovra, insicuro nella ripresa. Un enorme passo indietro e nuove critiche che piovono. Qualche giorno per ritrovarsi, lo Sparta Praga per riscattarsi.

INGENUITA’ ALLA FRANCESE. Nella rimonta sarda c’è anche lo zampino di Koulibaly: l’atteggiamento poco cinico del francese non paga, lasciandosi rubare palla al limite dell’area piccola ed innescando il facile gol di Farias in giornata di grazia. Ma non solo questa grande ingenuità: dall’errore, il difensore si condiziona troppo psicologicamente, cercando di giocando facile ma con paura, fantasma del difensore che aveva finalmente convinto nelle ultime uscite. Un Henrique in ombra ed una squadra sottotono non lo hanno aiutato, lasciando troppi spazi ai sardi ed alle ripartenze della squadra di Zeman.

AAA CERCASI MAREKIARO. Chi davvero preoccupa invece, è Marek Hamsik. Il capitano è reduce da un’altra gara abulica e poco incisiva, sbagliando passaggi semplici e risultando poco decisivo. Sicuramente il problema iniziale è stato l’adattamento con un giocatore come De Guzman, adattato sulla sinistra e nel ruolo di vice Insigne, molto mobile e spesso in sovrapposizione con lo slovacco ed in alternanza con lo stesso Callejon. Ne ha fatto le spese un Higuain mai servito nella ripresa ed il capitano stesso, spento e bocciato senza pietà. Napoli ed il Napoli pretendono molto di più da lui, scelto come bandiera e trascinatore del club all’ombra del Vesuvio.

Contro lo Sparta Praga per il riscatto, contro la Sampdoria in campionato per tornare ai livelli che tutti si aspettano ed ai quali hanno abituato i tifosi. Perché per tornare ad essere il miglior Napoli, ci vogliono anche i migliori Rafael, Koulibaly ed Hamsik.

Alessia Bartiromo
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