Ci ha provato Rafa Benitez a mischiare le carte e usare come meglio poteva le pedine a sua disposizione. Stavolta è toccato a Ghoulam fare le veci del terzo attaccante alle spalle di Higuain. L’assenza di Insigne e la volontà di preservare Mertens per schierarlo a gara in corso, hanno portato il tecnico spagnolo a rivoluzionare nuovamente il tridente lì davanti. E se col Cagliari c’erano De Guzman ed Hamsik ad invertirsi, stavolta lo slovacco è tornato a fare la seconda punta e l’algerino ha vestito i nuovi panni di esterno alto.
L’esperimento non è riuscito, ma le colpe non sono da attribuire al calciatore stesso. La scarsa prestazione di Britos, che continua a non convincere, ha costretto Ghoulam a ricoprire il doppio ruolo e a contribuire anche alla manovra difensiva. Quel compito che finalmente stava svolgendo alla perfezione Lorenzo Insigne, ora pesa sulle spalle di chi è costretto a scendere in campo in quel ruolo. Il fiato e l’estro non sono caratteristiche predominanti dell’algerino che si è però reso utile in svariate occasioni di recupero palla. La corsia sinistra è stata puntata, già ad inizio gara, dalla Samp che ha spinto più che poteva con i suoi abili esterni, mettendo in difficoltà il reparto arretrato azzurro. Ghoulam si è rivelato dunque l’arma in più della difesa, proponendosi quando poteva per servire i compagni di squadra al centro dell’aria di rigore.
Non è quello il suo posto, ma la prestazione di ieri resta tra le migliori del terzino azzurro. Un peccato perdere l’algerino, che dovrà raggiungere i suoi connazionali in vista della Coppa d’Africa, nel suo momento di massimo forma, specie considerando gli straordinari a cui è stato sottoposto nell’ultimo periodo. Resta dunque emergenza in casa Napoli, ma difficile che Rafa non lo utilizzi con la stessa frequenza dopo gli ultimi momenti positivi e, con il rientro di Mertens, la fascia sinistra tornerà a riassumere le sembianze di una squadra da massima serie.