La strana coppia. Attenti a quei due. Stanlio e Ollio. In che modo potremmo chiamarli? Eppure, dopo la partita di Marassi, dopo l’ennesima rimonta nel recupero, dopo il cambio modulo e assetto a partita in corso, il dubbio sorge, forte: e se giocassero insieme? Higuain e Zapata, proprio loro due. I due pesi massimi azzurri: da un lato il colombiano, a fare da boa centrale, e l’altro, l’argentino, a ronzargli intorno, creando, saltano l’uomo, segnando. Senza stancarsi troppo, entrambi.
Nella partita di ieri è emerso come Higuain, specie in trasferta, soffra troppo la solitudine: poco assistito, e male. Solo dopo uno schiaffo, un gol, un errore della difesa, la squadra torna a giocare, a salire, ad attaccare a pieno organico e a pieno ritmo.
Allo stesso modo Duvan Zapata ha dimostrato di farsi trovare sempre pronto quando è stato chiamato in causa. Cosa chiedergli di più?
Forse, con l’infortunio di Lorenzo Insigne e la condizione ancora da recuperare di Dries Mertens sarebbe il momento di modificare i piani: perché non provarci? Benitez ha dimostrato più volte di essere flessibile nella scelta degli uomini e del modulo di gioco, anche a partita in corso.
E allora la pazza idea, forse, diventa più concreta. Perché Ghoulam ha fatto la sua partita, ma ha inciso poco in attacco. Perché Hamsik deve tornare ancora quello di uno volta. Perché Mertens ha bisogno di tempo. Perché Insigne non c’è. Perché Higuain non può fare tutto da solo. Perché, in fondo, Duvan se lo merita. Il pareggio di ieri, per come s’era messa la partita, è stato fondamentale per il morale e, specie, per il campionato. E allora perché non provarci, anche dall’inizio, con la strana coppia? In fondo anche Benitez è uno che gioca all’attacco: quale migliore soluzione, allora, se non schierarli insieme, subito, i pezzi grossi azzurri?
Raffaele Nappi