Ci sono cinque spagnoli, due brasiliani, un italo-brasiliano, un belga, un algerino, un olandese, un colombiano e un francese: non è una barzelletta, ma gli acquisti del Napoli nell’era Benitez.
In caso di arrivo a gennaio, se si esclude Jorginho che ha la doppia nazionalità e da fine dicembre diventerà anche convocabile dalla Nazionale italiana, Gabbiadini sarebbe il primo giocatore italiano acquistato dal club azzurro nell’ultimo anno e mezzo.
Dunque se fino ad ora il trio Bigon-Benitez-De Laurentiis si è rivolto esclusivamente al mercato estero, a causa dell’alto costo dei cartellini dei calciatori italiani (“Se un italiano vale 10 viene ceduto per 15 milioni, all’estero i prezzi sono alti, ma più giusti“, dichiarò durante una conferenza il tecnico spagnolo), adesso complice la riforma della FGC che prevede la presenza di almeno quattro calciatori cresciuti in Italia, si è “costretti” a virare sul mercato nostrano.
Una scelta che dovrebbe italianizzare uno spogliatoio multietnico che presenta in rosa soltanto quattro indigeni: Maggio, Mesto, Colombo, Insigne (sei, se contiamo Rosati, ormai quarto portiere, e il sopracitato Jorginho). L’internazionalizzazione di De Laurentiis può passare anche dagli italiani, purché di qualità.