Oggi, 10 dicembre 2014. Ventisette anni e sentirne molti di più, così come il peso delle responsabilità che un fuoriclasse come pochi si porta costantemente sulle spalle. L’essere cresciuti in fretta e lontano da casa per molti è un privilegio, per altri una gabbia dorata che protegge da una realtà diversa ma bellissima, quella dello sport che diventa la propria ragione di vita, il calcio. La bellissima storia di Gonzalo Higuain parte da lontano, precisamente da Brest in Francia, nel 1987 e non in Argentina come in molti pensano. A dieci mesi ha rischiato di perdere la vita, affetto da una forma di meningite fulminante ma fu salvato da un intervento miracoloso dei medici. Il Pipita diventa adolescente e, con il calcio nel cuore, nella testa e soprattutto nei piedi, passa per l’Argentina e la Spagna, diventando la punta di diamante prima del River Plate e poi del Real Madrid e della Nazionale. Tra coppe e campionati vinti, il 26 luglio 2013 lascia la penisola iberica per approdare in Italia, precisamente a Napoli, dove inizierà una splendida avventura.
La storia d’amore tra il numero 9 ed il club di De Laurentiis è stata istantanea ed intensa, un colpo di fulmine dei più belli. Già nel giorno della sua presentazione, in un “San Paolo” gremito per la consueta amichevole estiva a Fuorigrotta, ha modo di gettarsi anima e corpo nel calore di una piazza tanto esigente ma ugualmente unica. Da lì, una strada in discesa: prestazioni da vero fuoriclasse e tanti assist e gol tra campionato e Champions League, fino alle lacrime il giorno dell’eliminazione della competizione internazionale, che lo hanno legato indissolubilmente ai suoi sostenitori, che lo hanno identificato come parte integrante non solo del progetto ma anche della squadra, tra presente e futuro.
Il Pipita infatti, non è solo un fuoriclasse di indubbia caratura: è un giocatore completo, tecnico e tattico, intelligente ma concreto e soprattutto il riscatto di un popolo, di una squadra, di una città, che dopo anni di soprusi sociali ed amori calcistici non ricambiati si sente scelta e voluta fortemente da un vero campione che sarebbe potuto approdare ovunque. Anche a quella Juventus che vince tutto e che aveva offerto milioni e milioni di euro per acquistarlo ma che dalla sua non aveva il calore della gente e neanche una tradizione calcistica figlia del più grande giocatore di tutti i tempi, Diego Armando Maradona. Tutto ciò crea un mix letale, una sinergia unica tra Napoli ed Higuain, destinata a perdurare nel tempo.
Nonostante un carattere introverso e tranquillo, il bomber argentino infatti, sa come farsi amare: a suon di reti, di giocate di classe, spirito di sacrificio, tanto lavoro silenzioso ed altruismo. I compagni lo ammirano e lo stimano, Benitez lo coccola, i sostenitori lo idolatrano. Perchè è proprio il vero Higuain ciò di cui hanno bisogno in questo momento più in salita per il Napoli. Vogliono che sia il leader di questa squadra, vogliono che torni a brillare ed a trascinare i suoi e lo vogliono oggi, nel giorno del suo compleanno. Una voto d’amore reciproco, un regalo da scambiarsi a vicenda, per arrivare insieme sempre più in alto. Tanti auguri di buon compleanno Gonzalo e centinaia di questi giorni in maglia azzurra. Insieme, si può diventare davvero grandi, basta volerlo.
Alessia Bartiromo
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