Maggio ‘leader’ in conferenza: l’importanza del gruppo e la questione contratto

Il cambio di ruolo, che l’ha visto retrocedere da esterno di centrocampo a terzino, il livello delle prestazioni che cala partita dopo partita, un contratto in scadenza e un futuro pieno di incertezze. Quante cose sono successe a Christian Maggio nell’ultimo anno e mezzo. Lui, uno dei pilastri azzurri, ha visto le sue certezze crollare in un solo momento. Bersagliato costantemente dalle critiche e con un contratto che quasi certamente non sarà rinnovato, l’esterno azzurro avrebbe tutto il diritto di ritenersi scontento e insoddisfatto della sua posizione all’interno del club.

UN LEADER. E invece, il Maggio che oggi sedeva al fianco di Benitez in conferenza stampa non è il timido agnellino visto recentemente in campo. Davanti ai microfoni il difensore azzurro non ha avuto paura. Nessun timore reverenziale, come un vero leader. In conferenza stampa, il terzino di Rafa ha abilmente respinto le domande “scomode” sul futuro (“L’ho detto più volte, il rinnovo non è una priorità, sono un professionista e darò il mio contributo fino all’ultimo minuto del mio contratto”), ribadendo però la volontà di restare a Napoli. Ma un vero leader non parla soltanto di se stesso, e infatti il numero 11 partenopeo ha sottolineato l’importanza del gruppo nel progetto di Benitez, con il fine di riconquistare i tifosi. E pazienza se i supporter azzurri non lo considerano più all’altezza della situazione.

IL PASSATO E HAMSIK. Ma sei stagioni con la maglia azzurra non si possono dimenticare facilmente. All’ombra del Vesuvio ne ha viste di cotte e di crude, ed è proprio questo che lo rende uno dei leader della squadra. Arrivato nel 2008 dalla Sampdoria, Maggio ha assistito all’esonero di Reja, ai fasti di Mazzarri, Lavezzi, Cavani e, soprattutto, di Hamsik. Il terzino della Nazionale italiana non si è espresso in merito alla questione che riguarda il centrocampista slovacco, ma ha sottolineato l’importanza del gruppo. “Tutti insieme possiamo venire fuori” ha affermato. Un messaggio chiaro, dedicato forse anche ad Hamsik: “affidati al gruppo”.

IL FUTURO.  Ha saputo sì evitare le domande sul futuro, ma la questione contratto è ancora in piedi e più spigolosa del previsto. La volontà dell’esterno di Montecchio Maggiore è quella di restare almeno un altro anno a Napoli, e lo ammette pubblicamente (“Sempre stato benissimo qui, sono a Napoli da tanto e questo è il mio auspicio. Ho visto tanti giocatori andare e venire ed è certo che vorrei restare qui”). Per il momento, però, la faccenda passa in secondo piano. In fondo, il bene del gruppo, per un leader, viene sempre prima di quello del singolo.

Vittorio Perrone

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