Quando le parole non bastano, servono i fatti. Benitez lo sa e confida nella buona fede e nella voglia di far bene. Come nella gara di andata, anche questa sera contro lo Slovan Bratislava, il protagonista sarà Marek Hamsik. Il capitano azzurro, elogiato dall’allenatore avversario e nuovamente candidato per il premio di miglior sportivo slovacco 2014, sarà chiamato a rispondere ai fischi direttamente sul terreno di gioco. Benitez va controcorrente e, piuttosto che farlo rifiatare in vista della gara di San Siro, si affida a lui per aggiungere altri 3 punti al girone e passare il turno come primi della classe.
Marek ha bisogno di riconquistare la fiducia di quel pubblico che per anni l’ha applaudito. Quella fascia di capitano, guadagnata con passione e sacrifici, stasera la indosserà più orgoglioso del solito, contro quel club che l’ha visto crescere. Napoli è la sua città, la sua seconda casa, e il disappunto del San Paolo non gli avrà che fatto male al cuore. In campo scende chi sta meglio, chi mostra margini di miglioramento, ma nel suo caso Rafa farà un’eccezione.
Marek proverà a far pace con la sua folla, come nella trasferta slovacca che lo vide rimettersi in luce. Uno dei gol dell’andata fu collezionato proprio dal capitano azzurro, sotto gli occhi attenti della famiglia e degli amici accorsi per sostenerlo. Stasera toccherà ancora a lui, trainare la squadra e condurla al successo, in un San Paolo semivuoto. A testa alta, con l’orgoglio e il coraggio di un leader. Con quello stemma cucito sul petto e non solo. Nella speranza che la scossa arrivata dagli spalti domenica possa risvegliare la grinta e la lucidità del capitano smarrito. Come per Insigne, se quei fischi hanno dato i loro frutti, anche stavolta Napoli si aspetta una risposta.
Come on capitano, alza la cresta e riabbraccia la tua curva.