Novanta minuti per rilanciarsi, per riprendere il filo di una rincorsa che le troppe battute d’arresto casalinghe in sfide abbordabili hanno reso un affanno costante. Tante, troppe le pause, i cali di concentrazione, ecco quindi San Siro, il palcoscenico giusto dove riaprirsi ad ambizioni ardue, ma non ancora impossibili. Milan-Napoli è questo e anche di più, un vero classico del calcio italiano. Ad affrontarsi una leggenda della panchina come Rafa Benitez ed un giovante tecnico, Filippo Inzaghi, che dopo una carriera ricca di trionfi e soddisfazioni si è tuffato in un’avventura complessa, ma che definire stimolante sarebbe riduttiva. Tanti gli spunti offerti dal posticipo della quindicesima giornata, sfida alla quale le due squadre arrivano con più di un grattacapo nelle scelte sugli undici da schierare.
Dilemma esterno – Oltre ai lungodegenti Zuniga, Michu, Insigne, Benitez dovrà fare a meno di Maggio, squalificato. Sull’out destro il ballottaggio è serrato tra Henrique – che tanto bene ha fatto in quel ruolo nei primi sei mesi in azzurro – e Mesto. Dilemma che il tecnico spagnolo scioglierà solo negli ultimi istanti prima dell’incontro. A difendere Rafael anche Albiol – Koulibaly e Ghoulam. In mediana il dinamismo di Gargano dovrebbe garantire la titolarità all’uruguagio, ma il ballottaggio con David Lopez è sempre vivo, pronto ad affiancare Jorginho, l’italobrasiliano chiamato al salto di qualità dopo delle prestazioni non brillanti. Il quartetto offensivo sarà composto con ogni probabilità da Mertens – Hamsik – Callejon e Higuain pronti a dare l’assalto alla retroguardia rossonera.
Tridente mobile – Assenti Alex, De Sciglio e Abate, Inzaghi è costretto a fare a meno anche di Van Ginkel che ha patito un brutto infortunio alla caviglia in seguito ad uno scontro in allenamento con Muntari. In porta confermato Diego Lopez sarà assistito dal quartetto composto da Bonera, Mexes, Rami e dall’ex azzurro Armero. In mediana c’è il ritorno di Montolivo dal primo minuto, insieme a De Jong e Muntari. Per insidiare il pacchetto difensivo partenopeo l’allenatore rossonero si affiderà ad un tridente con minimi punti di riferimento, in grado di svariare su tutto il fronte offensivo: pronti el Sharaawy, Menez e Bonaventura con Torres e Pazzini relegati in panca.
I presupposti per una grande sfida non mancano, due tecnici e due compagini pronte ad affrontarsi a viso aperto. Poche ore e i verdetti saranno emessi, senza possibilità di appello.
Edoardo Brancaccio