Dai fischi alla speranza, quella di veder tornare quanto prima Lorenzo Insigne. Il talentino di Fratta, che non di certo ha collezionato delle presenze determinanti nella fase iniziale del campionato, è finalmente sbocciato. La lontananza dalla porta, condizionata dal doppio impiego sulla fascia richiestogli da Benitez, iniziava a piacere ai tifosi. La fatica e il fiato premiati inaspettatamente, fino a quel maledettissimo 9 Novembre, che lo vede uscire dal Franchi dopo appena 23’ di gioco. La situazione non sembra delle migliori, le lacrime agli occhi sono sinonimo di dolore e rabbia, perché Lorenzo sa già che dovrà rinunciare per tempi prolungati ai terreni degli stadi italiani e di quel San Paolo che iniziava ad elogiarlo. Rottura del crociato destro anteriore e uno stop di almeno 4 mesi.
Di lì il buio. L’intervento immediato e una riabilitazione accelerata per recuperare quanto prima, ma l’assenza di Lorenzo pesa sulle spalle di questo Napoli. L’estro e la velocità, la maturità finalmente raggiunta, lo spirito di sacrificio e l’animo da leader di Lorenzo mancano da un mese a questa parte. Al suo posto, non sta di certo facendo faville Dries Mertens. Il belga, ancora a digiuno dallo scorso campionato, non riesce a contribuire alla fase difensiva. Ci ha messo un po’ Lorenzo ad adattarsi e ad accettare le richieste del tecnico spagnolo, cosa di cui invece ancora non è stato capace Mertens. Quel 4-2-3-1, che in fase di non possesso dovrebbe trasformarsi in 4-4-2, non ha aiutato finora il Napoli, che si è fatto trovare scoperto sulle ripartenze avversarie. E’ diminuita la media realizzativa, aumentando invece quella dei gol subiti nell’ultimo periodo.
E’ un Napoli che non vince da troppo e, tra le tante cause da attribuire agli insuccessi, c’è da aggiungere senza dubbio quest’assenza che grava. De Laurentiis è già a lavoro per accontentare Benitez e Bigon e sostituire il giovane attaccante napoletano, ma non sarà facile aggiungere un nuovo tassello a questo puzzle che non vive al momento un periodo facile. Non resta quindi che aspettare, sperando che Lorenzo, oltre a bruciare metri di campo, bruci anche le tappe del recupero. Napoli ha bisogno di qualcuno che torni al timone. Napoli ha bisogno di lui.
Francesca Di Vito
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