Sono la prima a ripetere sempre, fino all’ultimo filo di voce, che le minestre riscaldate non mi piacciono. Le trovo contro ogni più ferreo principio di razionalità: se un rapporto è finito ci sarà un motivo più che valido e riproporlo non ha senso. Bisogna guardare avanti, verso il futuro e mai al passato. Ma questa volta mi tocca ad andare contro me stessa e contro ciò in cui ho sempre creduto, lasciando spazio ad un dolce romanticismo ed anche ad un paio di considerazioni molto semplici e basiche per il calcio moderno. Cari tifosi, inutile negarlo: Ezequiel Lavezzi a questo Napoli farebbe comodo, e come. Ma non solo al Napoli bensì a qualsiasi squadra che punti ad un traguardo importante. Ovvio poi, che all’ombra del Vesuvio regalerebbe quel quid in più in grado di fare ancor più la differenza, quel tocco unico che solo chi ha profondamente amato e forse anche odiato questa città sa ed apprezza.
Non voglio parlare cosa ha fatto il Pocho, lo sappiamo già tutti. E’ stato accolto, coccolato ed amato come pochi, forse pochissimi. Gli è stato perdonato tutto: errori in campo, forma fisica non al top, qualche bravata, tante intemperanze, un procuratore non proprio semplice da gestire ed amabile ed anche, a malincuore, la voglia di cambiare, di migliorare. Napoli è stata per lui come una mamma, lui ha risposto come un figlio affezionato e talmente scugnizzo da condividerne il sangue partenopeo in poco tempo. Ora è cresciuto, maturato, ha saputo prendere seriamente il suo ruolo di padre e quello di professionista, in un top club europeo che ha sempre puntato a vincere tutto. Riuscendoci a metà.
Inutile dire che qui non ci sarebbe spazio per lui. Basta considerare le rose di Roma e Juventus per capire che la sana competizione tra campioni è necessaria per puntare in alto ed affrontare le tantissime competizioni, una spinta in più a migliorarsi sempre e non adagiarsi mai sugli allori. Come il Pocho poi, non ce n’è, ancor più adesso che le ali azzurre non “volano”. Per i campioni poi, c’è sempre posto in una squadra ambiziosa. Continuando, mica sarebbe male tornare all’ombra del Vesuvio da leader per trascinare insieme ad Higuain la squadra verso un altro trofeo? Una missione da compiere per poi dileguarsi ancora, questa volta per sempre, per finire ciò che ha lasciato in sospeso. Inoltre, piangerebbe il cuore vederlo in maglia nerazzurra. E ve lo sottoscrive una persona che non ha mai troppo apprezzato la sua spocchiosità, la sua testa bassa in campo ma che antepone i traguardi di una stagione a scelte meramente sentimentali e superficiali. E probabilmente, proprio così la potrebbe pensare anche De Laurentiis, che vorrebbe persino strappare il Pocho ad una concorrenza sleale e non all’altezza.
Insomma, un campione come Lavezzi è sempre una buona scelta. Che sia fantamercato o una bellissima e possibile realtà, un pensierino è doveroso farlo se davvero fosse sul mercato e la sua intenzione sia tornare in Italia. Napoli è la sua casa e questo Napoli, può vincere ancora tanto con lui. Perché molto spesso vanno via ma, a volte, ritornano anche…
Alessia Bartiromo
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