Un 2014 azzurrissimo per Dries Mertens ma rigorosamente da dividere in due parti, che combaciano perfettamente con la scorsa stagione e quella attuale. Il primo anno del belga all’ombra del Vesuvio è stato alquanto entusiasmante, così come i primi mesi dell’anno: ha saputo costantemente trascinare la squadra conquistando vittorie importante, non risentendo del ballottaggio con Insigne, uno stimolo in più per migliorarsi. A conferma di ciò, la finale di Coppa Italia contro la Fiorentina a Roma, dove le tre reti portano proprio la firma delle due ali, doppietta per lo scugnizzo di Frattamaggiore e gol nel finale del numero 14, subentrato. Ottimo anche il Mondiale con il Belgio, chiuso ai quarti arrendendosi al cospetto dell’Argentina di Higuain ed Andujar.
Confermatissimo da Benitez e da tutto lo staff tecnico partenopeo, appare fortemente sottotono nella stagione in corso, stanco dai carichi di lavoro e chiuso da un inizio di anno davvero strepitoso di Insigne. Ma neanche l’infortunio del compagno di reparto gli darà la carica giusta per tornare a brillare, anzi. Il 16 novembre infatti, subentra nel match di qualificazione agli Europei tra Belgio e Galles ed è vittima di un bruttissimo incidente in campo. Duro colpo alla tempia ed uno svenimento che perdura e lascia temere il peggio. Per fortuna Mertens si riprende ma è costretto ad uno stop di due settimane e poco più, che gli comprometterà definitivamente una condizione atletica ancora non al top. La brillantezza di De Guzman poi, gli lascia nuovamente meno spazio ed il big match di Supercoppa lo conferma: non solo non incide nella ripresa subentrato ad Hamsik ma sbaglia persino un rigore che avrebbe potuto regalare la vittoria alla Juve. Se in campionato convince a sprazzi alterni trovando la rete soltanto contro il Parma prima di Natale, in Europa League le cose vanno meglio, siglando anche tre reti. Questo periodo di relax fisico e mentale sicuramente gli farà bene, convinti che tornerà presto il grande fuoriclasse amato ed ammirato da tutti. Intanto però, è doveroso fare una media del suo 2014: 7 per la prima parte, 5 per la seconda.
VOTO: 6