Fischio d’inizio. Dopo quasi due settimane si sosta, tra oggi e domani va in scena la penultima giornata di ritorno del campionato di Serie A. Se Juve e Roma si contendono il titolo di campioni d’inverno; Napoli, Sampdoria, Lazio, Milan, Fiorentina e Inter, lottano per raggiungere un ambitissimo terzo posto.
AVVERSARIE. E proprio nella lotta per un posto in Champions, la partita che aprirà questa giornata, Lazio-Sampdoria (si giocherà questa sera alle 20.45), sarà da seguire con grande attenzione in ottica Napoli. I biancocelesti e i blucerchiati sono appaiati con gli azzurri al terzo posto e si tratta dunque di uno scontro diretto che potrebbe favorire la squadra di Benitez. Subito dopo questo trio ad un solo punto di distanza, ventisei punti, c’è il Genoa di Gasperini che affronterà l’Atalanta quartultima in classifica. Ancora un passo indietro e troviamo a venticinque punti il Milan che rinforzatosi con l’acquisto di Cerci e caricato dal presidente Berlusconi, sfiderà il Sassuolo con lo scopo di raggiungere l’obiettivo stagionale, il ritorno in Champions. Altra pretendente al terzo posto è la Fiorentina che dovrà vedersela con un Parma sempre più in crisi. Più indietro ci sono Palermo e Udinese con 22 punti e l’Inter con 21. I nerazzurri sono ovviamente la squadra più pericolosa e come dimostrano i movimenti di mercato, a partire dall’acquisto di Podolski, la squadra di Mancini ha tutte le intenzioni di risalire la china. Per farlo dovrà battere la Juventus, nel big match di domani sera.
NAPOLI. Gli uomini di Benitez ritornati al terzo posto dopo la vittoria sul Parma, dovranno affrontare domani alle 18.00 il Cesena di Di Carlo. Una partita facile solo sulla carta, soprattutto se si pensa che la gran parte dei punti in campionato, gli azzurri li hanno perso proprio con le squadre di medio-bassa classifica. Ma altri scivoloni però non sono ammessi e in questo 2015, Higuain e company dovranno dimostrare di aver “imparato” le lezioni di Cagliari, Empoli, Chievo, Palermo. Babbo Natale è stato generoso con i tifosi azzurri, chissà se lo sarà anche la Befana.