“Se il panettone e il rococò erano indigesti al Napoli di Maradona, la tradizione dell’era De Laurentiis è assolutamente positiva”, così le pagine de il Mattino aprono il bilancio azzurro delle gare successive alle feste natalizie. Un bilancio nettamente favorevole che vede il Napoli, nelle ultime 9 occasioni, 7 volte vittorioso e 2 volte sconfitto. Entrambi i ko maturati nelle sfide milanesi, prima un sonoro 5-2 contro il Milan, seguito, nella sfida dell’Epifania del 2011, dal 3-1 incassato contro l’Inter. Per il resto Epifanie sempre felici: il 6 gennaio del 2013 il Napoli schiantò la Roma di Zeman con uno strepitoso 4-1, in cui l’alieno fu il solito Cavani, autore di una delle sue straordinarie triplette (di Maggio l’altro gol). Nella stagione passata servì il miglior Mertens – autore di una pregevole doppietta – per superare la Samp di Mihajlovic. Tornando ancora indietro, l’11 gennaio 2009 fu Maggio il risolutore della gara casalinga con il Catania, mentre a Bergamo nel 2010, Quagliarella e Pazienza chiusero la gara sullo 0-2. Tre successi su tre al San Paolo anche tra serie C e B con Giulianova, Acireale e Verona.
Facendo un bilancio degli ultimi 20 campionati di serie A (dalla stagione 1984-85, ovvero la prima con Maradona in azzurro), ci sono state più vittorie (9, di cui due fuori) che sconfitte (8, di cui 7 in trasferta) a fronte di soli 3 pareggi. Con Diego invece la ripresa del campionato è sempre stata indigesta. Se nell’Epifania del 1985 il Napoli vinse 4-3conl’Udinese al San Paolo (con doppietta di Maradona) celebre il ko per 3-1 del 4 gennaio del 1987 a Firenze, nella stagione del primo scudetto. Quella sconfitta però aprì una tradizione sinistra: l’anno dopo il Napoli scudettato venne travolto dal Milan per 4-1 a San Siro. Nel 1991 sconfitta a Torino con la Juventus con un gol di Casiraghi (col Napoli in dieci), all’88’ viziato da un fallo di mano. Pesantissimo il 5-0 di San Siro subìto col Milan nel 1991, ko a Firenze per 3-0 nel’97 e al San Paolo un anno dopo col Milan. Poi l’inversione di tendenza con l’arrivo di Aurelio De Laurentiis.