ESCLUSIVA – Altafini a SN: “Napoli-Juve è uno scontro di mentalità. Scena ai campioni: domenica la decidono loro. Il San Paolo? Non sarà decisivo”

Un cuore per tre. Eh sì, perchè Josè Altafini, in Italia, ha militato sette anni al Milan, sette al Napoli e quattro alla Juve. Chi meglio di lui allora per parlare della partitissima di domani sera al San Paolo. Una gara che per lui non sarà mai come le altre. Anche se, quell’appellativo – core ‘ngrato – non gli è mai piaciuto. “Feci semplicemente il mio dovere”, ha ripetuto più volte. La storia però non si cancella, e quella domenica di fine stagione del ’74-’75 fu lui, con un gol segnato sul finire della partita, ad allontanare definitivamente il Napoli dallo scudetto. Oggi forse Napoli-Juve non vale lo scudetto (o sì?) ma resta comunque la sua partita.

Vero Josè?

“Diciamo che Napoli-Juventus è una partita che ha sempre avuto un fascino particolare. Uno scontro di mentalità, tra due realtà profondamente diverse. E io, che ho avuto l’onore di giocare in tutt’e due le piazze, posso dire tranquillamente che hanno entrambe tanto fascino. Diverso certo, ma bellissimo comunque”.

Domenica sera come finisce?

“E chi può dirlo. Credo che sarà una partita durissima, forse non bella da vedere: la posta in palio è alta”.

Come ci arrivano Napoli e Juve?

“I bianconeri nelle ultime uscite hanno sofferto, non poco. Iniziano bene la gara, poi nel secondo tempo soffrono. Non so se è una questione fisica o psicologica, ma di certo se confermeranno questo trend anche domenica sera, finirà male. Il Napoli invece si è rimesso in carreggiata, la vittoria in Supercoppa ha aiutato la squadra a credere di nuovo in se stessa. E ovviamente vorrà ripetersi in campionato”.

Benitez da una parte, Allegri dall’altra. Si può parlare di sfida nella sfida?

“Gli allenatori sono importanti nell’economia di una squadra. Non fondamentali, certo, ma il carattere e l’agonismo, in campo, i giocatori lo ereditano dai loro tecnici. Dal punto di vista tattico parliamo di due persone molto preparate, sicuramente non si faranno sorprendere. A parità di intensità, la sfida sarà decisa dai colpi dei campioni”.

Giocare davanti al proprio pubblico segna un punto a favore del Napoli?

“Conosco il San Paolo e so bene quello che può diventare in queste partite. Ma di fronte ci saranno calciatori abituati a giocare da tempo su grandi platee. No, mi dispiace. Questa volta i tifosi azzurri non saranno un fattore decisivo del match”.

Vincenzo Balzano

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