Un’assenza lunga quasi due mesi quella di Gokhan Inler, che si rivede al San Paolo nel match con il Genoa. Lo svizzero, fuori dallo scorso 1° dicembre nella trasferta con l’altra genovese, la Samp di Mihajlovic, torna in campo tra le domande che appannano il suo futuro. Le parole della società confermano la volontà di trattenerlo, ma i club sulle sue tracce si affacciano ripetutamente. Un ballottaggio che facilita la scelta a Rafa Benitez, con Gargano fuori dai piani per squalifica. Tra Jorginho ed Inler, il tecnico opta per lo svizzero, schierandolo al fianco di David Lopez. Una coppia “mista”, se così si può definire. Quando al fianco dello spagnolo c’è Gargano la mediana azzurra garantisce maggiore copertura arretrando il baricentro della squadra. Discorso diverso con il ritorno dell’ex Udinese nel Monday night del San Paolo, che vede invece un Napoli in versione sprint. E’ lo svizzero che arretra in fase di non possesso, partecipando alla manovra difensiva e lasciando maggiore possibilità di movimento allo spagnolo.
Prestazione altalenante quella di Inler, che contribuisce alla ripartenza azzurra decisiva per il gol del vantaggio, dopo appena 7’ di gioco: è proprio dai suoi piedi, infatti, che ha origine l’azione che manda Higuain in rete. A lui, però, va anche attribuita la colpa del pareggio rossoblù, facendosi rubare il tempo da Iago Falque, protagonista del gol che riapre momentaneamente i conti. Si illumina poi nell’ultima mezz’ora di gioco, nonostante i 90’ imprevedibilmente nelle gambe. Le aperture per Callejon, quasi a memoria, si ripetono un paio di volte, concedendo allo spagnolo la possibilità di andare a segno o servire gli altri compagni nell’area piccola. Tocchi morbidi e ben calibrati, piedi educati. E’ in salita la gara dello svizzero, che divide in due il pubblico del San Paolo, tra fischi e applausi.
Resta lecito il dubbio su quello che sarà il futuro di Gokhan e se quella del San Paolo potrà considerarsi il rilancio dello svizzero o la gara dell’addio, ma il cerchio si stringe e al gong manca sempre meno. Il giro di boa deciderà se i prossimi mesi del centrocampista potranno continuare a tingersi d’azzurro.