L’amore per la tua donna e l’amore per la squadra del cuore. L’eterno dibattito, una questione melodrammatica e irrisolta. Probabilmente irrisolvibile. Non sarò io certo ad illuminare le vostre menti stasera, lungi da me. Anzi, a dirla tutta, ho sempre dribblato il problema come il Mertens dei tempi migliori. Ma se poi l’ironia del destino incrocia la notte di San Valentino con la partita del Napoli il dilemma è d’obbligo. E seppur con lo sguardo rimbambito di un politico a cui si chiedono novità sulle misure per il lavoro, una mia personalissima opinione dovrò pur darla. Rischiando con una parola sbagliata di rovinare definitivamente il mio rapporto col gentil sesso.
“Tu preferisci il Napoli a me!”, con tonalità e decibel a discrezione del parlante, rimbomberà nel tardo pomeriggio di domani in tutte le case di fede azzurra. Ecco “fede”, mettete in saccoccia queste quattro lettere. Come si fa a decidere tra due grandi amori? Semplice, si tratta di due passioni completamente diverse. Mmmm no, sto tentennando. Bene, S. Valentino è una convenzione, importa poco: l’amore va vissuto giorno per giorno. Nobile, certo, ma anche un po’ inflazionato e ingozzato di retorica. Non se la beve più nessuno. Anche se a dirla tutta non esiste un giorno per amare, non si possono contare i battiti proporzionalmente ad uno scopo di marketing che tenta di lucrare su di essi. Resta però il simbolo e in quanto tale va rispettato.
L’amore è sacro. E nel suo significato più genuino è riferibile a tutto quanto ti può cambiare la giornata in un secondo. Ad un’emozione, anche la più piccola, che lascia una scia luminosa capace di far brillare gli occhi per ore senza una ragione precisa. E allora dov’è la differenza? La tua squadra del cuore e la donna della tua vita sono due sfumature dello stesso colore. Entrambe regalano intensità alle tue giornate. L’amore è di tutti. Per tutti. L’ha capito la dirigenza del Bologna, che per la gara di domani pomeriggio contro la Ternana ha concesso prezzi agevolati a tutti gli abbonati che si presentano in coppia. Iniziativa aperta anche alle coppie gay. Avete capito bene. Il calcio finto e senza valori spalanca gli orizzonti mentre il conservatorismo politico ancora stenta ancora a guardare oltre un palmo dal suo naso. Ecco cosa insegna il calcio a San Valentino.
Non è cambiato niente, lo so. Perchè non tutti i partner sono pienamente d’accordo. E perchè il Napoli gioca di sera, proprio ad ora di cena. Un ristorante con la tv 42 pollici, da scrutare anche solo con il terzo occhio, proprio non l’avete trovato. Come si fa a scegliere? Ancora una volta al centro di un bivio. Senza alcuna indicazione. Ricordo una fantastica campagna pubblicitaria della Puma qualche anno fa nella quale si chiedeva a vari gruppi ultras di cantare canzoni d’amore sottoforma di cori da stadio. E gli hooligans inglesi, radunati in un pub, si esibirono in una strampalata versione della dolcissima “Truly Madly Deeply” dei Savage Garden. E a chi erano dedicate? “It’s Valentine’s Day, it’s match day!”, era il motto della campagna.
L’uomo, in fondo, ha già deciso. La sua scelta è fuori discussione, anche se la nasconde a sè stesso con un sorriso costruito e le maledizioni più violente contro quella cena senza tv. Tuttavia, a capo chino, si estranierà dalle magie di Higuain e compagni. Perchè con la squadra del cuore riesce in un’impresa che difficilmente ripeterà con la sua donna: sentire di averla in pugno. Non rompe le scatole se non la pensi, puoi abbandonarla sul ciglio della strada e poi salire sul carro dei vincitori al momento opportuno, non ti metterà mai davanti allo specchio per farti scoprire chi sei. Ma questo allora non è amore, è una fucina di emozioni a seconda della propria convenienza.
Non voglio cadere nella filosofia spicciola (magari l’ho già fatto e me ne scuso), allora mi soffermo su un semplice concetto: la rinuncia. In fondo ogni amore funziona perchè le due parti si privano di qualcosa. Eppure riunendo il puzzle non ci saranno pezzi mancanti. Ecco a San Valentino, così come negli altri giorni, alimentate ogni “vero” amore con l’elasticità del compromesso. Senza stabilire un’ora esatta, una ricorrenza precisa per creare aspettative illusorie. Tutto quanto è predefinito, schematizzato, condurrà irrimediabilmente alla delusione. La tela dell’amore va dipinta con saggezza e perspicacia. Mano nella mano.
Senza spogliare queste righe di romanticismo, come non ammettere che in questa particolare serata anche il Napoli è ad un pericoloso bivio. E noi “innamorati da quassù” non accetteremmo di vederla flirtare con la bella Palermo se almeno non porterà via i tre punti. Nella serata in cui tutti noi siamo chiamati ad una piccola rinuncia, gli azzurri devono rinunciare ad accontentarsi di un pareggio seppur su un campo difficile. Perchè la Roma ospita il malandato Parma e si rischia di oscurare un sogno. Ma sarà già domenica, quando S. Valentino vivrà solo nei ricordi. Ed il cuore di ognuno di noi avrà brillantemente (si spera) oltrepassato una dura prova.
Ivan De Vita
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