Il fantasma del Napoli avvistato a Palermo. Rafael regala il vantaggio, i compagni non fanno di meglio

La sfida di stasera potrebbe essere identificata come la sfida del sud. Napoli contro Palermo, i partenopei contro i siciliani in un match importantissimo per entrambe le compagini.

Napoli che viene da quattro vittorie di fila dopo la sconfitta contro i campioni d’Italia della Juventus. Palermo che deve ridestarsi dopo la sconfitta di Milano contro l’Inter. Partenopei attesi da un mini ciclo terribile dovendo giocare ogni tre giorni. Siciliani che dopo aver sorpreso puntano a qualcosa di importante. Benitez sceglie Jorginho al fianco di David Lopez a centrocampo e Britos per Koulibaly in difesa. Iachini schiera la formazione migliore con Dybala in campo dopo essere stato scaricato in settimana da Zamparini.

Regalo infiocchettato d’azzurro – Una sfida in equilibrio sin dai primi minuti caratterizzata da pressing a tutto campo. Il gioco ristagna a centrocampo con le squadre che nei minuti iniziali si studiano contendendosi la sfera in una fazzoletto di campo. Il primo squillo è del Napoli che con De Guzman prova a saggiare la concentrazione del napoletano Sorrentino. Quattordici minuti di equilibrio poi il regalo azzurro. Regalo targato Rafael. Il portiere azzurro apparso non sicuro di sé da tempo, riesce oggi a fare di peggio. Il tiro di Lazaar è la classica conclusione di alleggerimento da distanza siderale. Il marocchino colpisce il pallone da ben trentanove metri, trovando il portiere partenopeo disattento. Palla che rimbalza e goffo intervento con la sfera che finisce incredibilmente in fondo al sacco.

Difficile riprendersi dopo una batosta del genere ed il Napoli barcolla. La lettura tattica del match acquisisce contorni ottimali per i rosanero che possono attendere gli azzurri e ripartire in contropiede con le frecce Dybala e Vazquez che appaiono a tratti imprendibili. Gli uomini di Benitez hanno il pallino del gioco ma prestano il fianco più e più volte al gioco preferito da Iachini. Al 21esimo minuto Bolzoni si divora un gol fatto ed al 35esimo il Palermo trova il raddoppio. Bravissimo l’argentino Dybala a servire l’accorrente compagno di squadra Vazquez. Tiro a giro sul primo palo che colpisce il Napoli con Rafael ancora in ritardo.

L’unico squillo azzurro c’è tre minuti dopo dal piede del solito Higuain. Bravissimo Sorrentino a non far riaprire la partita.

Sconfitta sì, ma non così – Chiusi i primi quarantacinque minuti in malo modo ci si aspetterebbe un Napoli inviperito, caricare a testa bassa come un toro. Gli azzurri però  sorprendono in negativo rientrando, se possibile, più abulici del primo tempo. Benitez prova a mischiare le carte e sceglie Gabbiadini per Hamsik, colpito da un piccolo affaticamento. Ci si attenderebbe il Napoli, ma invece continua a giocare solo il Palermo con continue folate in contropiede. Gli uomini di Iachini vanno ancora una volta in gol con la specialità della casa. Dybala si prende gioco di Strinic e crossa in area con Vazquez che fa da torre per l’accorrente Rigoni. Quinto gol stagionale per il mediano ex Chievo Verona e record personale. Si può perdere, ma così la sconfitta ha il sapore del disastro sportivo. I partenopei mai scesi in campo sono solo il fantasma della squadra ammirata negli ultimi mesi. Inutile il gol di Gabbiadini quando ormai i compagni non ci credono più. Napoli ridimensionato che farebbe bene a guardarsi anche alle spalle, Palermo rigenerato che aspira a stupire ancora ed ancora.

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