Una delle regole non scritte nel calcio dice che quante più sono le competizioni a cui partecipa una squadra maggiore diventa l’importanza della panchina e del turnover. I numeri lo confermano, le squadre che alla fine dell’anno diventano detentrici dei vari titoli, nazionali ed internazionali, hanno una qualità in panchina superiore ai loro concorrenti.
METODO BENITEZ Benitez fa parte sicuramente di questa corrente di pensiero, come riporta l’edizione odierna del Corriere dello Sport, l’allenatore spagnolo ha utilizzato diciotto giocatori sino a questo momento e ha cambiato ben 31 formazioni sulle 35 partite disputate sin ora dal Napoli in questa stagione. L’importanza della rotazione, soprattutto tra i quattro davanti, ha portato molti benefici alla squadra azzurra, Benitez studia attentamente i suoi durante la settimana in allenamento e la domenica sceglie sempre gli uomini che gli sono sembrati più in forma.
ACQUISTI MIRATI – Gli acquisti di Strinic e Gabbiadini sono stati emblematici. Il croato ha coperto il buco lasciato a sinistra da Ghoulam, assente per la Coppa d’Africa a gennaio, mentre l’ex attaccante della Sampdoria ha già dimostrato di calarsi perfettamente nell’ambiente partenopeo grazie alla sua capacità di ricoprire più ruoli che lo rende imprevedibile per gli avversari e chissà che, complice la squalifica di Higuain in campionato, non giochi proprio lui come prima punta contro il Sassuolo.
Le alternative non mancano al Napoli, giocatori di qualità capaci di fare la differenza anche a partita in corso, tutti consapevoli che avranno la loro chance se faranno bene, non esistono gerarchie prestabilite, Benitez li tiene sulla corda sempre fino all’ultimo prima di annunciare la formazione in ogni partita e questo li sprona a dare sempre il massimo durante la settimana a Castel Volturno. Una motivazione essenziale, perchè per essere competitivi e ambire alla vittoria su più fronti ci sarà bisogno di tutti.
Renato Natella