Il Napoli che ha travolto il Trabzonspor è stata una squadra al limite della perfezione: pressing alto, intensità, precisione dal punto di vista tecnico e soprattutto letale in fase offensiva. Eppure quello che rappresenta la vera e propria novità è stata la piena e totale serenità difensiva degli azzurri. Albiol e soci non hanno avuto nessuna difficoltà contro un bomber di razza come Cardozo reso praticamente inoperoso, e anche sugli esterni gli azzurri non sono mai stati messi in difficoltà dai turchi. Gli unici veri pericoli sono arrivati nel secondo tempo a risultato ormai acquisito.
Qui la svolta rispetto alle ultime gare. È infatti capitato più volte, durante le ultime uscite dei partenopei, che il Napoli sia riuscito ad andare in vantaggio prima di essere recuperato grazie ad un errore del reparto difensivo, o ancora peggio del portiere. Gli errori di Rafael nell’ultimo periodo sono stati oggettivamente sotto gli occhi di tutti, gare tenute in pugno come quelle con Chievo e Udinese stavano per essere compromesse a causa di “papere” che ne denotavano lo scarso momento di forma mentale, la gara con il Palermo ha solo confermato queste difficoltà. Cosa che invece non è successa a Trebisonda quando sul 3-0, ad inizio secondo tempo, sull’unico tiro in porta dei ragazzi di Yanal, Zengin per poco non trova il jolly che stava per riaprire partita e qualificazione.
La parata di Andujar ha dato la giusta fiducia al Napoli, quella fiducia fondamentale per un reparto come quello difensivo consapevole che, seppur non coprendo o intervenendo perfettamente su tiri da lontano o ravvicinati, questi non si trasformano in rete alla prima vera occasione. Ovviamente tutte le colpe delle difficoltà difensive del Napoli non erano o sono di Rafael, così come non sono state risolte dall’ingresso tra i pali dell’ex Catania, che però in questo momento sembra oggettivamente trasmettere molta più fiducia del collega brasiliano.
I tifosi chiedono a gran voce Andujar, la stessa squadra sembra chiedere l’argentino. Per Benitez è arrivato il momento delle scelte: dare spazio al portiere argentino, o provare a recuperare e difendere l’investimento Rafael?
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Pasquale Giacometti
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